Quella di Piccolo Blu e Piccolo Giallo di Leo Lionni è una vicenda editoriale arzigogolata. Pubblicato per la prima volta negli USA nel 1959, arriva in Italia nel 1967. Non piace tanto: troppo astratto, troppo concettuale, non adatto ai bambini.
Poi, nel 2001, riceve il premio Andersen proprio “per aver cambiato il modo di concepire e realizzare l’albo illustrato per l’infanzia, per l’intatto fascino, per l’incanto della poesia delle sue pagine, per la straordinaria attualità del suo messaggio.”
Nel 2015 si è ritrovato nella lista dei 49 libri per l’infanzia messi all’indice dal Sindaco di Venezia, in una sua circolare che fece tanto discutere.
Strano destino per un albo illustrato che lascia i bambini incantati ed entusiasti.
Il riassunto di “Piccolo blu e piccolo giallo”
Piccolo blu ha una famiglia e molti amici. Il suo preferito è Piccolo giallo, il suo compagno di banco e di giochi.
Un giorno Mamma blu deve uscire e lascia Piccolo blu in casa, dopo avergli fatto le solite mille raccomandazioni.
Rimasto solo, Piccolo blu esce e va a cercare Piccolo giallo.
Lo cerca ovunque – in casa, per strada, dappertutto – finché lo incontra girato l’angolo e, pieno di gioia ed entusiasmo, lo abbraccia forte forte fino a fondersi e a diventare verde.
Poi i due amici, ora fusi in un Piccolo verde, vanno a giocare nel parco, scavano un tunnel, scalano una montagna.
Piccolo verde torna a casa ma i genitori non lo riconoscono e giù lacrime e lacrime, che non sono verdi – come ci si aspetterebbe – ma blu e gialle.
E piangi piangi piangi, Piccolo blu e Piccolo giallo si sciolgono dall’abbraccio e ritrovano se stessi.
I genitori di Piccolo blu, per la gioia di ritrovare il proprio piccolo, abbracciano prima l’uno, poi l’altro e diventano anche loro un po’ verdi. Solo allora intuiscono quello che era successo…
La recensione di “Piccolo blu e piccolo giallo”
Leo Lionni è uno di quegli autori che non hanno bisogno di grandi presentazioni. Il suo stile è unico e facilmente riconoscibile dai lettori, così come indimenticabili sono i protagonisti e le storie dei suoi albi illustrati. Piccolo blu e Piccolo giallo è forse il suo albo illustrato più famoso e dal 1959 continua a incantare generazioni di piccoli lettori per la sua delicata semplicità.
I protagonisti sono due macchie di colore: una macchia di inchiostro blu e una gialla. Non hanno occhi, naso e bocca eppure raggiungono perfettamente l’obiettivo di fare scattare nei bambini il senso di immedesimazione.
Piccolo verde, la macchia che nasce dalla contaminazione fra giallo e blu, raggiunge un altro obiettivo: quello di fare scoprire ai bambini il sentimento dell’amicizia in tutte le sfumature: identità, diversità, superamento dell’io, incontro con l’altro, condivisione.
La scheda editoriale
- Titolo: “Piccolo blu e piccolo giallo“
- Autore: Leo Lionni
- Casa editrice: Babalibri
- Età di lettura: dai 5 anni
- Consigli di lettura: Piccolo blu e piccolo giallo è l’archetipo di albo illustrato sull’amicizia che a più di sessant’anni dalla prima edizione continua a stupire e coinvolgere i piccoli lettori.
Se volete leggere questo classico di Leo Lionni, potete cercarlo sullo scaffale basso delle biblioteche pubbliche oppure acquistarlo sul sito di Amazon https://amzn.to/3kPPDwm.
I libri per bambini di Leo Lionni
Di Leo Lionni ho già letto e recensito alcuni albi illustrati: