Si può spiegare com’è fatta una mamma? La scimmietta protagonista di Dov’è la mia mamma? della premiata ditta Julia Donaldson & Axel Scheffler ce la mette tutta per spiegare alla farfalla Rita come è fatta la sua mamma, ma ogni particolare aggiunto alla descrizione genera un equivoco. Forse perché le parole non bastano a spiegare cos’è una mamma.
Le mamme non sono fatte solo di carne e ossa. L’essenza di una mamma sta tutta dentro un abbraccio lungo, dolce e caldo. ‘Mamma’ è accoglienza e protezione. Quella che tutti gli esseri viventi che amano sono in grado di dare.
Il riassunto di “Dov’è la mia mamma?”
“Ho perso la mamma!” esclama la scimmietta che si è perduta nella foresta.
“Dai, piccolino su con la vita”, disse alla scimmia la farfalla Rita. “Ti aiuto a cercarla. Lei grande quant’è?”
“E’ grande davvero” rispose la scimmia. “Più grande di me.”
“Più grande di te? Allora è laggiù! Su, vieni, o non la troviamo più!”
Inizia così la ricerca della mamma da parte di una scimmietta tristissima e perplessa e della farfalla Rita.
Rita è convinta che mamma-scimmia sia proprio dietro l’angolo, eppure si sbaglia, perché conduce la scimmietta dall’elefantessa che vive nella foresta.
Ma la mamma della scimmietta non è l’elefantessa! Certo anche lei è grande, ma non ha il nasone e le zanne e le grosse zampone. Le sue zampe sono simili a mani e la sua lunga coda si attorciglia ai rami.
Questo sembra essere un indizio risolutivo, ma Rita si sbaglia anche questa volta.
Tra un malinteso e l’altro la scimmietta e la farfalla se ne vanno a zonzo per tutta la giungla e dopo elefante, pipistrello, serpente, ragno, farfalla, pappagallo e rana riusciranno a ritrovare la tanto agognata mamma.
La recensione di “Dov’è la mia mamma?”
Il testo di Dov’è la mia mamma? gioca sulla ripetitività delle situazioni e il ritmo della narrazione è enfatizzato dalla rima, sia nella versione italiana che in quella originale: The monkey puzzle. Il risultato è una lettura scorrevole, piacevole all’ascolto, facilmente memorizzabile dai bambini.
Dal punto di vista linguistico, l’albo si presta a lavorare
- sulla descrizione della mamma in senso affermativo e attraverso l’uso del “non”
- sul concetto di “meno di… / più di…”
- sul concetto di “grande / piccolo”
Dal punto di vista contenutistico, l’albo offre ai genitori l’occasione di discutere coi bambini di molti argomenti, tra i quali:
- la paure dell’abbandono
- il fatto che non tutti i bambini assomiglino ai loro genitori: Rita-la-farfalla infatti dice “Non sapevo che la tua mamma fosse come te! Nessuno dei miei piccoli mi assomiglia”
- il coraggio di perseverare: ogni volta che sbaglia, Rita-la-farfalla non si arrende ma riparte di slancio!
Chi ha voglia di leggere questo albo bellissimo, può trovarlo sia sugli scaffali delle biblioteche pubbliche, che in commercio. Ne esistono due versioni: una di grandi dimensioni e rilegata e una di piccole dimensioni, in brossura. Entrambe sono edite da Emme Edizioni.
Forse riuscite a trovare da qualche parte anche l’edizione tascabile della EL, che fa parte della collana Un libro in tasca.
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