In occasione della Giornata della Memoria, quest’anno ho letto Stelle di cannella di Helga Schneider in pubblicato per la prima volta nel 2002 da Salani e rieditato più volte. Ci ho messo più di un mese a scrivere la recensione. Perché?
Perché il libro è forte e diretto, un pugno nello stomaco. Sono stata risucchiata pagina dopo pagina in una spirale di odio, follia, violenza che mi ha lasciata scossa e schifata per giorni, per quello che siamo stati e anche per quello che potremmo ancora essere, perché purtroppo la storia insegna ma l’uomo non impara.
Helga Schneider è molto brava a raccontare come il nazismo fu un cancro che divorò tutto: rapporti di buon vicinato, amicizie, legami famigliari, amori.
In questo romanzo lo fa intrecciando una vicenda umana e una storia felina. Perché pure l’amore tra i gatti in Germania ai tempi di Hitler era difficile. Anzi, impossibile!
Il riassunto di Stelle di cannella di Helga Schneider
E’ il 1932. Siamo a Wilmersdorf, un tranquillo e benestante quartiere di Berlino.
Koks è un gatto nero dagli occhi color ambra. Muschi è una gatta bellissima, bianca e con enormi occhi azzurri. Crescono insieme e si adorano, così come avviene per i loro padroni, David e Fritz, inseparabili amici per la pelle.
David è figlio del giornalista ebreo Jacov Korsakov e di Jutta, cristiana e già madre di Lene, avuta dal precedente marito, cristiano pure lui. Fritz, invece, è figlio del poliziotto Oskar Rauch. I due vivono a pochi metri l’uno dall’altro nella stessa strada. Oltre ai Korsakov e ai Rauch, nella stessa via abita anche la famiglia Winterloh, il cui figlio, Berty, è fidanzato con Lene.
Nel quartiere ci si prepara a festeggiare il Natale, i bambini giocano a palle di neve e fra le famiglie che vivono nella zona i rapporti superano quelli del buon vicinato. L’atmosfera è amichevole e cordiale: i ragazzi scorrazzano liberamente e giocano insieme, le madri si scambiano ricette e favori, i fidanzati amoreggiano. Anche i gatti.
Poche settimane dopo è già il 1933, anno in cui succede qualcosa: Hitler sale al potere e, con l’instaurarsi del regime nazista e la promulgazione delle leggi contro gli ebrei, tutto cambia in maniera irreversibile e drammatica! In un solo anno, la vita delle tre famiglie viene completamente stravolta dall’odio e dall’indifferenza. L’antisemitismo striscia in modo prima latente, poi sempre più palese e investe tutti i protagonisti.
David non può più andare in palestra, come faceva un tempo, e a scuola viene messo in banco con un altro bambino ebreo, ma finché gli rimangono Fritz, Koks, Lena e i suoi genitori non si fa tanti problemi.
Quando Fritz entra a far parte della Jungvolk le cose cambiano in modo repentino e tragico. Fritz diventa il più accanito persecutore del suo ex-amico del cuore.
I Winterloh si allontanano pian piano dai Korsakov, tanto che Berty impone a Lene di scegliere fra lui e la sua famiglia d’origine. Lene, pur di non avere problemi al lavoro, affigge alla porta del suo negozio un cartello che vieta l’ingresso agli ebrei.
E i gatti? Muschi muore dando alla luce i gattini avuti da Koks e Koks è ucciso da Fritz in quanto gatto ebreo che ha inquinato il sangue ariano della povera Muschi.
David non capisce più cosa sta succedendo: oltre agli amici, ai compagni di scuola, al gatto Koks e alla sorella perde anche l’autostima e arriva addirittura a convincersi che merita di essere punito. L’unica cosa che gli resta sono quei biscotti di cannella a forma di stella che sua madre gli prepara e che lui adora.
La recensione di Stelle di cannella di Helga Schneider
Tragedia della follia in Stelle di cannella. Tragedia dell’odio cieco, di violenze e persecuzioni degli schierati con Hitler contro gli ebrei. Ma anche tragedia della indifferenza di chi, pur non schierato apertamente con Hitler, decise di non fare nulla, di non opporsi ai soprusi, per quieto vivere, per paura o per egoismo.
La scheda editoriale
- Titolo: “Stelle di cannella”
- Autore: Helga Schneider
- Casa editrice: Salani
- Età di lettura: dai 12 anni in su
- Consiglio di lettura: Per chi vuole leggere una storia che mostra come la follia nazista ha distrutto intere famiglie e rovinato belle amicizie.
Il libro è edito da Salani. E’ certamente presente sugli scaffali delle biblioteche di pubbliche. Se siete utenti MLOL potete scaricare per 14 giorni l’ebook dalla piattaforma di digital lending.
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Questo libro è stato davvero coinvolgente , perchè non è come i classici film/libri che ci presentano la vita nei campi : questo romanzo descrive la vita di una famiglia ebrea in Germania prima e dopo che il früher salisse al potere.
Consiglio vivamente di leggere questo libro.
Molte grazie per il tuo commento!
Libero molto bello, pensare che delle leggi possano impedire e rompere amicizie così forti e delle famiglie mi fanno venire i brividi spero che questi avvenimenti ci convincano che ciò non deva accadere mai più
È il libro dopo per questo mi chiamo Giovanni che mi è interessato di più. Ci vuole insegnare come un grande amico possa voltarsi le spalle solo perché tutti gli
altri lo fanno☺☺☺☺
il risveglio del libro – classe 3^B
A differenza degli altri libri e film che abbiamo visto/letto a scuola sull’argomento, il cui tema principale è la vita nei campi di sterminio e concentramento, questo libro è centrato sul cambiamento che ha portato alla nascita dei campi e al genocidio della Seconda Guerra Mondiale. L’ho trovato interessante soprattutto per questa sua particolarità e per la descrizione dei personaggi come erano prima e come sono diventati quando Hitler ha iniziato la propaganda razzista.
Un libro non male ma sinceramente per ci sono troppi nomi…comunque un libro che fa capire come la guerra divida qualsiasi tipo di persona anche se molto amiche
MARGHERITA HACK 3B GRUPPO “IL RISVEGLIO DEL LIBRO”
Questo libro mi è piaciuto molto, sopratutto nella prima parte quando viene descritta la vita di David prima e dopo che Hitler salisse al potere.
Sono rimasta un po’ delusa nella conclusione, mi aspettavo che Fritz e David facessero pace e mi è molto dispiaciuto quando Koks, il gatto di David, è morto. Ma la storia è coinvolgente ed emozionante anche se finisce tristemente.
Consiglio a tutti di leggere questo libro.
MARGHERITA HACK 3^B LETIZIA BENEDETTA LAVECCHIA
Questo libro mi è piaciuto molto, è un libro bello nella sua tristezza. All’inizio non mi piaceva, mi sembrava noioso.. Ma quando ho continuato a leggerlo ho capito che mi sbagliavo. È una storia triste e interessante, ed è un libro che si legge in poco tempo. Racconta la storia di due ragazzini, David, ebreo, e Fitz,ariano, che erano migliori amici, ma con le leggi razziali il loro rapporto cambia.
Consiglio a tutti di leggerlo.
È vero quello che dici Letizia, ma sono storie che vanno conosciute per non dimenticare e per imparare dal passato. Brava!
Questo libro mi è piaciuto ma non particolarmente forse perché è molto triste. Comunque mi ha colpito molto come Fritz ha distrutto il suo rapporto di amicizia con David e che gli abbia voltato le spalle in un momento difficile per la vita di David. Oltretutto era proprio il suo amico più caro ad avergli rovinato l’infanzia. Credo che questo libro sia interessante ma non mi ha totalmente coinvolto
la parte che mi ha resa un po triste è che dopo che il partito nazista ha vinto i due amici facevano “batti becco” e visto che a me piacciono molto i gatti mi è dispiaciuto quando l’ amico Fritz si spinge addirittura a uccidere il gatto dell’ex amico… ciao 🙂 forza book rider 8)
La parte più “triste” (se cosi si può definire ) è stato quando il paritito nazista ha vinto.E visto che a me piacciono i gatti mi è dispiaciuto quando Fritz uccide il gatto dell’ amico David (che era ebreo)… mi ha reso un pò triste.. ciao :)….!
eh sì quella parte del romanzo è veramente triste! Brava Chiara, ciao!
volevo anche aggiungere che il libro ” stelle di cannella” è da un certo punto di vista anche un po’ drammatico….spero di leggerne uno un po’ meno triste…forza book rider
Il libro all’ inizio parla di due amici che cercano di aiutarsi l’un l’altro .Ma l’atmosfera cambia quando il partito nazista vince le elezioni: la propaganda antiebraica di Hitler crea inimicizie e sospetti.E poiché David è ebreo, Fritz lo ripudia e lo minaccia, insultando i suoi genitori (nonostante la madre Jutta, in realtà, non sia ebrea) e si spinge addirittura a uccidere il gatto dell’ex amico, colpevole, a suo dire, di aver “sedotto” la sua gattina “ariana”. Lene, figlia del primo marito di Jutta – e quindi non ebrea – difende il patrigno e il fratellastro David, per il quale nutre sincero affetto, ma suo marito, un giovane ricco che svolge una vita brillante, a contatto con gente potente, le proibisce di compromettersi. Questo libro mi è piaciuto però mi aspettavo di meglio…!
Ottimo Chiara! In cosa questo libro ti ha delusa?
gruppo 2 – classe 3B
Per noi questo libro, anche se molto corto, racconta la storia dei protagonisti durante la seconda guerra mondiale. E’ una storia coinvolgente.
E’ chiaro il passaggio dalla vita normale degli ebrei nelle città alla vita da profughi o nei campi di concentramento.
Gruppo 1 – classe 3B
Questo libro ha aperto a me ed al mio gruppo una nuova visione della vita degli ebrei prima della Seconda guerra mondiale. In molti altri libri che parlano dell’olocausto (v. Quando Hitler rubò il coniglio rosa) i protagonisti scappano dalla Germania prima delle persecuzioni, vivendo la vita da profughi. In questo libro, invece, è descritto dal punto di vista sociale di chi viveva ancora in Germania. Abbiamo interpretato, a partire dal libro, che il partito nazista non ha solo sconvolto la vita a milioni di ebrei, ma ha anche lasciato un segno su tutte le persone non di origine ebrea, ma con forti legami a delle persone di quella cultura, costrette a vederle soffrire senza poter reagire ed aiutarle, sentendosi impotenti.
GRUPPO “THE BIG ONE” – 3B
Davvero un bel libro, scritto in modo fluido e leggero, in contrasto con i temi trattati, che sono piuttosto “duri”. Personalmente credo che sia un libro soprattutto per ragazzi, ma altri miei compagni di squadra ritengono che sia bello proprio per la semplicità con cui è narrato, senza la quale sarebbe invece un po’ difficile da leggere.
Il libro ci è piaciuto anche per altri motivi. La storia è infatti molto originale, e racconta la Seconda Guerra Mondiale da un punto di vista diverso dal solito: la vita di tutti i giorni, i cambiamenti graduali quanto repentini che avvengono in una piccola società. A mio parere fa capire anche un’altra cosa importante: spiega, attraverso metafore, come sia difficile capire da che parte stare, in un regime dittatoriale, e se scegliere la cosa “giusta” o quella “facile”. Mentre Fritz si “schiera” subito con i nazisti, arrivando perfino a tormentare il suo (ormai ex) migliore amico, la sorella di David, Lene, all’inizio non vorrebbe scegliere tra la famiglia (piena di problemi, che fa fatica ad andare avanti) e l’amore (che gli promette una vita comoda e lussuosa, lontano dalle persecuzioni inflitte agli ebrei).
Altre due situazioni che ci hanno colpito, nel libro, sono state la scelta della clientela al negozio di Lene, e l’amore tra i due gatti.
La prima, illustra molto bene i piccoli gesti con la quale gli ebrei vengono esclusi (anche all’interno della propria famiglia!), a volte per antisemitismo, altre per non avere impicci.
La seconda, rappresenta l’ossessività dei nazisti, che porta a minacciare un amico per una cosa che non dipende da lui. Entrambi i gatti, alla fine, non vanno incontro ad un bel destino, ma trasmettono comunque l’ostinazione a non arrendersi di fronte alle ingiustizie.
Il finale, di certo non è il classico “lieto fine”, e molti lo ritengono “brutto” o “triste”. Io penso invece che sia pienamente adeguato al libro, che stonerebbe con un finale diverso, e da ad ogni personaggio non quello che ci si aspetta, ma quello che sarebbe più realistico. Però sarebbe più carino se fosse un po’ più approfondito.
In conclusione: è un racconto di quelli che non si dimenticano una volta finiti di leggere, uno di quelli che ti lasciano qualcosa.
GRUPPO PICCOLO – 3A
Stelle di cannella è un libro che, pur essendo concentrato in circa 100 pagine, è comunque denso di significati, infatti, fa capire molto bene il clima che si viveva in Germania con l’avvento del nazismo da molti punti di vista: dal punto di vista del bambino la cui unica colpa è quello di essere ebreo e viene rifiutato dal suo migliore amico; dal punto di vista dei genitori del bambino, che non sanno come consolarlo; dal punto di vista di due gatti innamorati, che non possono incontrarsi perchè appartengono a due famiglie di origini diverse …La storia è ambientata in un piccolo paesino di brava gente che, con l’arrivo del nazismo, si trasforma in un insieme di razzisti convinti fino al midollo della propria nazione e del proprio ideale di odio verso gli ebrei .In questo libro viene ben evidenziato il passaggio dalla normalità alla follia del nazismo e di Hitler che, in poco tempo, è riuscito a convincere il popolo dei suoi ideali attraverso la sua stessa figura carismatica, che i giovani prendevano come esempio. Crediamo che questo libro sia molto adattao ai ragazzi, perché è scritto in modo semplice, scorrevole, lineare e soprattutto è molto coinvolgente. Adoriamo questo libro e crediamo che sia il nostro preferito fra i 4 che abbiamo letto, perché anche se comunque non tratta temi facili ed a volte è molto crudo nel sottolineare le atrocità compiute all’epoca e non ha un lieto fine, è quello che ci ha coinvolto maggiormente.
GRUPPO DI CHIARA COVEZZI -3C
il mio gruppo ha letto questo libro ed è rimasto molto soddisfatto. Per questo motivo consigliamo la lettura a tutte le persone di ogni le età. È una storia che chiarisce la cruda verità su quanto il nazismo abbia rovinato la vita di tantissima gente. Come per esempio tutta la famiglia del piccolo David cioè Lene, il signor Jacob e la moglie, e anche la famiglia di Fritz che nonostante fossero nazisti hanno perso l’amore familiare che una volta li univa. Lene era follemente innamorata di Berty che però era nazista. Tutto questo non li ha divisi proprio come non ha diviso la coppia dei due gatti. Noi pensiamo che la scrittrice abbia inserito un amore animale per far capire ai lettori che le differenze non hanno e non devono avere il potere di dividere nessun amore. Il finale è un po’ tragico ma colpisce tutti. Consigliamo la lettura di questo libro a tutti gli interessati alla 3° guerra mondiale perché fa capire benissimo la realtà di quel tempo.
GRUPPO- TARTARUGHE NINJA- 3C
Questo libro parla di diversi valori che magari, al giorno d’oggi, noi ragazzi sottovalutiamo: il rapporto tra la sorella e il piccolo David, l’importante amicizia tra i due ragazzi e l’amore tra gatti o tra Berty e Lene.
È un libro che racconta in modo travolgente una storia che, probabilmente, detta in altro modo sarebbe stata più cruenta che interessante. Il nazismo è riuscito a distruggere l’amicizia tra David e Fritz nonostante fossero molto legati, mentre i due gatti sono rimasti uniti. Forse era per dimostrare quanto la guerra abbia portato l’uomo a sembrare inferiore anche agli animali. Certamente questo libro non ha un finale felice ma dimostra a tutti i lettori quanto le persone possano essere condizionate da idee sbagliate di una sola persona o quanto la famiglia riesca comunque a supportare ogni componente anche quando tutto ciò che rimane è il disprezzo delle altre persone. Dovrebbe essere letto da tutti gli studenti di 3° media durante lo studio della 2° guerra mondiale perché apre gli occhi sulla realtà di quel tempo. Ogni personaggio è stato descritto in modo dettagliato e coinvolgente, quasi come fossero persone reali. Helga Schneider, essendo una ragazza, ha interpretato l’amore di Lene verso Berty in modo appropriato ed è riuscita a trasmetterci i sentimenti da loro provati. Riassumendo è un libro che ci è piaciuto molto per ogni dettaglio ben curato e per la storia che non ci dimenticheremo facilmente.
GRUPPO SPERANZA – 3A
In questi ultimi mesi il nostro gruppo ha letto il libro “Stelle di cannella”, scritto da Helga Schneider.
Durante la lettura di questo libro, io e tutti i miei compagni di squadra, non abbiamo mai alzato la testa dalle pagine del romanzo. Eravamo quasi rapiti dal modo in cui la scrittrice riusciva a far provare al lettore le stesse emozioni che provava il personaggio del libro.
Penso che sia stato il primo libro che abbiamo letto sul nazismo a non farci venire la voglia di tornare indietro nel tempo per evitare di leggerlo: sebbene non finisca nel migliore dei modi. Questo romanzo mette in relazione tante cose: dal rapporto tra la sorella Lene e il fratello David, all’amicizia tra il bambino ebreo e l’amico tedesco, Fritz.
Ma parla anche della storia di due gatti: Koks, il gatto del bambino ebreo con il pelo nero e gli occhi color zafferano e la gatta di Fritz, dal pelo bianco e dagli occhi azzurri.
Questi due gatti si amavano, ma non potevano stare insieme, perché l’avvento del nazismo aveva fatto sorgere nelle persone anche un razzismo “animale”, ovvero nei confronti degli animali come cani e gatti.
D’altronde, pensiamo che Helga Schneider, quando ha introdotto nel romanzo l’amore tra questi due gatti, voleva fare un paragone: i due gatti simboleggiano l’amore che lega ancora qualche ebreo e qualche ariano, ma soprattutto abbiamo colto da questa storia che anche in un periodo buio come quello del nazismo, dove le amicizie che si pensava fossero indivisibili si sono divise, ci sarà sempre qualcuno che riuscirà, attraverso l’amore e l’amicizia, ad illuminare tutto e, chissà, a mettere fine alla guerra.
I BIGI 3C
In questo libro si parla dell’amicizia tra due bambini molto diversi: David, ebreo e Fritz, un bambino tedesco di facoltosa famiglia. Quando Hitler sale al potere, Fritz inzia la frequentazione di gruppi esclusivamnete per ragazzi ariani, che lo istruiscono nell’odio nei confronti degli ebrei. Ciò comporta la rottura del bellissimo rapporto che c’era tra i due bambini, che si manifesta attraverso dispetti, minacce e violenze. Questi avvenimenti dimostrano il modo in cui un ideale, trasmesso come unico ideale, possa essere riuscito a cambiare la società, fino ad arrivare ai ragazzi ed ai bambini. È un libro a tratti dal contenuto pesante, a livello psicologico, perciò non pensiamo sia adatto a bambini di età inferiore agli undici anni, o comunque sarebbe meglio avvertire i ragazzi sensibili del suo contenuto.
sarebbe bello poter incontrare la scrittirce Helga Schneider…magari la prossima terza. Buona lettura! prof. Chiara Paganelli