Nonostante le misure imposte dal Governo per il contenimento del Covid19, proseguono gli incontri del progetto Blog in rete, il percorso strutturato da Giulia Bezzi di LeROSA per fare community e accrescere la Brand Awarness delle partecipanti.
Ogni mese esperti del settore tengono incontri e coinvolgono le blogger nella scrittura di post per i tutor, per il blog de LeROSA e per eventuali progetti di brand. Ognuna di noi è seguita da esperti SEO per il posizionamento nei motori di ricerca e ogni post viene condiviso nei social de LeROSA e delle altre partecipanti.
Blog in rete: settimo incontro
Il 21 maggio Paolo Verdiani ha tenuto un webinar che aveva per oggetto la pubblicità online, ovvero come districarsi tra Google ADS e Facebook ADS.
L’advertising è una componente imprescindibile del marketing e quanto la promozione di beni e servizi sia fondamentale per ogni business l’aveva capito molto bene Henry Ford, fondatore e presidente della Ford Motor Company quando disse
Le anatre depongono le loro uova in silenzio. Le galline invece schiamazzano come impazzite. Qual è la conseguenza? Tutto il
mondo mangia uova di gallina
Il fatto è che sapersi districare nel mondo dell’advertising online è importante non solo per professionisti e PMI ma anche per i blogger, sia per aumentare la presenza in rete che per aumentare le conversioni verso il proprio blog.
Senza contare, oltretutto, che Google ADS e Facebook ADS permettono di:
- misurare il ROI, cioè il ritorno sull’investimento economico;
- monitorare costantemente le campagne pubblicitarie in modo da correggere il tiro, se non sono performanti;
- stabilire una comunicazione continuativa con chi ci segue;
- usare un tono più diretto e personale, facendo sentire chi ci segue non un potenziale cliente, ma una persona.
Gli strumenti di advertising online ci consentono, quindi, di fare DRM – direct response marketing e di evitare lo spreco di tempo, denaro e energie delle comunicazioni “uno a tutti” tipiche del marketing tradizionale.
Rivolgersi all’advertising online significa, in definitiva, farci conoscere a clienti selezionati sostenendo meno spese rispetto alle tecniche del marketing massivo.
Andiamo con ordine. Online ci sono molti strumenti di advertising, ognuno con caratteristiche precise. Ce n’è uno migliore rispetto agli altri e come fare a scegliere quello che fa al caso nostro? I fattori che influenzano la scelta sono molti, e il costo è solo l’ultimo.
La prima cosa da fare è decidere quale obiettivo vogliamo raggiungere con la nostra campagna pubblicitaria. Visite? Contatti? Vendere beni o servizi? Per noi blogger, ad esempio, l’obiettivo può essere la lead generation, ovvero acquisire contatti di persone realmente interessate a quello che facciamo.
Occorre poi stabilire un budget da dedicare alle campagne sufficiente a coprire un periodo medio-lungo, perché scegliere di allocare tutto il budget a disposizione su 2 o 3 annunci “per vedere come va” e poi non avere più risorse per continuare la campagna non è certamente una strategia vincente.
Le campagne hanno bisogno di raccogliere un certo numero di dati per poter essere ottimizzate. Molto meglio, quindi, programmare campagne che durino tutto l’anno e siano cicliche piuttosto che interromperle per mancanza di fondi dopo 2 o 3 annunci.
Infine, occorre individuare il target a cui vogliamo rivolgerci e parlare direttamente a quello, piuttosto che a un pubblico indistinto e indifferenziato.
I costi, naturalmente. Google ADS funziona con la logica delle aste, il cui processo è semplice:
- si scelgono le parole chiave strategiche per i prodotti o servizi sulle quali fare una offerta
- la piattaforma mostra gli annunci agli utenti che cercano quelle parole chiave
- l’utente che vede l’annuncio e ci clicca sopra atterra in una landing page studiata per convertire, cioè trasformare una visita in un contatto utile.
L’inserzionista paga ogni qual volta l’utente effettua un click sull’annuncio. Questo sistema di pagare la pubblicità prende il nome di Pay per Click (o PPC).
Con Facebook Ads, invece, non ci sono parole chiave su cui scommettere. Non si tratta, infatti, di una piattaforma basata sulle ricerche degli utenti ma sui loro interessi, in base ai quali vengono mostrati gli annunci.
Google e Facebook ADS: come fare?
Sì, ma tra Google ADS e Facebook ADS cosa scelgo? Dipende! Nessuno dei due è meglio dell’altro, sono semplicemente diversi.
Grosso modo si può dire che Google ADS intercetta una ricerca diretta, cioè persone che cercano attivamente una cosa specifica; Facebook ADS intercetta la domanda latente, cioè persone che potrebbero essere interessate a ciò che offriamo sulla base di determinati requisiti.
In altre parole, chi utilizza Google lo fa perché ha un bisogno cosciente e lo vuole soddisfare. Sono persone che hanno bisogno di qualcosa e utilizzano il motore di ricerca di Google per trovarlo attivamente. Queste persone sono già pronte ad acquistare. Quindi, potremmo usare Google Ads per sfruttare questa situazione di bisogno e offrire i prodotti o i servizi che stanno cercando.
Facebook ADS, invece, è la piattaforma migliore per promuovere il brand, far conoscere l’azienda, i prodotti, i servizi a un pubblico segmentato sulla base delle proprie preferenze e che quindi potrebbe essere (potenzialmente) interessato.
La domanda migliore da farsi, quindi, sarebbe “come integrare le campagne di Google con quelle di Facebook” in modo che uno strumento possa portare benefici all’altro e viceversa.
Per capire come integrare le campagne pubblicitarie di Google ADS con quelle di Facebook ADS bisogna conoscere i pro e i contro di entrambe le piattaforme.
I pro di Google ADS sono molti. Chi vuol fare una campagna su questa piattaforma
- si promuove ad utenti giù pronti ad un possibile acquisto
- parla a un target specifico per parola chiave
- parla a una audience potenzialmente molto vasta
- ha un ROI immediato
- ha il controllo totale sui costi.
I contro di Google ADS risiedono nel fatto che
- si intercettano solo utenti che hanno un reale bisogno
- l’audience può essere limitata se si sbaglia la parola chiave su cui puntare
- il CPC può essere anche molto alto
Anche i pro di Facebook ADS sono molti. Chi vuol fare una campagna su questa piattaforma
- sa che gli annunci vengono mostrati a un target profilato e personalizzato
- se una campagna ha avuto successo, può creare pubblici simili per le campagne successive
- può fare remarketing
- può monitorare le campagne pubblicitarie
- può contare su CPC decisamente più bassi
Infine, contro di Facebook ADS stanno nel fatto che
- l’audience di alcuni settori può essere molto limitata
- le conversioni dirette sono molto difficili (ad esempio, per un blogger è difficile ottenere un contatto)
La creazione degli account su Google ADS e Facebook ADS è molto semplice, ma l’uso ottimale degli strumenti è molto difficile, ragione per cui è sempre meglio affidare il budget a disposizione a un advertising specialist come Paolo, che ci aiuterà a massimizzare l’investimento.
Chi è Paolo Verdiani?
Paolo Verdiani è un consulente di web marketing che cura la parte marketing e comunicazione online di professionisti e PMI per creare una presenza di rilievo sulla rete.
Il suo approccio è centrato sul cliente, tanto da aver inventato un sistema che ha ribattezzato Web Marketing Sartoriale. Si tratta di strategie tagliate su misura sia sull’offerta di valore dell’azienda che sui bisogni specifici dei suoi clienti, per massimizzare il risultato fra i milioni di proposte che si possono trovare sul web. In altre parole, Paolo fa in modo che siano i clienti a trovare l’azienda attraverso una proposta di valore tagliata e cucita addosso alle loro esigenze.
La prima cosa che ti colpisce maggiormente quando conosci Paolo è l’entusiasmo e la passione per tutto quello che fa.
Mi piace il lavoro che svolgo in primis perché amo aiutare le persone ed indirizzarle al meglio nel loro cammino professionale, non ci sono soddisfazioni al pari di quella di vedere un cliente soddisfatto e con nuovi programmi e progetti per la sua attività
L’altra è la serietà e lo scrupolo nel seguire la deontologia professionale, che lo distinguono dai sedicenti “maghi del settore” che spesso illudono i loro clienti su quanto è facile arricchirsi online, salvo poi sparire quando i malcapitati che hanno riposto fiducia in loro rimangono scottati.
Preferisco non avere nessun cliente, piuttosto che anche uno solo insoddisfatto
Oltre all’attività consulenziale, collabora con diverse agenzie nazionali ed internazionali, occupandosi di SEO copywriting, consulenza Google Ads, Facebook Ads, realizzazione di siti WordPress e social media marketing.
Perché come dice Paolo
Avere un sito è relativamente facile, avere un sistema che fa vendere è un’altra cosa
Questo articolo fa parte di “Bloginrete” de LeROSA, progetto di SeoSpirito Società Benefit srl, in collaborazione con &Love e Scoprirecosebelle, che ha come obiettivo primario ascoltare le donne, collaborare con tutti coloro che voglio rendere concrete le molteplici iniziative proposte e sorridere dei risultati ottenuti. È un progetto PER le donne, ma non precluso agli uomini, è aperto a chiunque voglia contribuire al benessere femminile e alla valorizzazione del territorio, in cui vivere meglio sotto tutti i punti di vista.