Ieri sera ho ascoltato l’audiolibro di Il fantasma di Canterville (The Canterville Ghost), celebre racconto umoristico di Oscar Wilde.
Pubblicato per la prima volta nel 1887 sulla rivista The Court and Society Review, il racconto riscosse un enorme successo, tanto che negli anni successivi moltissimi furono gli adattamenti per il cinema, la televisione e il teatro.
Grazie a Wilde il rumore di catene cigolanti e i lamenti sono entrati nell’immaginario collettivo come sintomatici della presenza di un fantasma e il maniero gotico è divenuto la location preferita delle ghost stories.
Il tema è grottesco, ma lo stile è lieve e scherzoso, adatto sia a un pubblico adulto in grado di apprezzarne l’ironia e il sarcasmo, sia ai giovani lettori che finiranno per concentrarsi sullo svolgimento degli eventi.
Il riassunto di “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde
Il lugubre maniero
Inghilterra, fine del secolo XIX. Hiram Otis, ambasciatore degli Stati Uniti, seguendo la moda dell’epoca, è deciso ad acquistare l’antica tenuta di Canterville Chase, che sorge nei pressi della cittadina di Ascot.
Il venditore, l’ultimo discendente di Lord Canterville, gli spiega di essersi deciso a mettere in vendita la proprietà perché infestata dalla presenza di un fantasma che, comparso nel 1584, ha terrorizzato svariati membri della famiglia, amici e domestici, spesso portandoli alla follia e in alcuni casi alla morte.
Otis si mostra scettico: come ogni americano è pragmatico e positivista, crede soltanto nel denaro e nel progresso e, in ogni caso, la presunta presenza di un fantasma non lo preoccupa affatto.
Otis compra, dunque, il castello e si trasferisce insieme alla moglie Lucretia, al primogenito Washington, alla figlia quindicenne Virginia e ai gemelli Stars e Stripes, così soprannominati in omaggio alla bandiera americana.
A Canterville Chase conoscono Mrs. Umney, la vecchia governante di famiglia. È proprio lei che racconta ai nuovi datori di lavoro il dramma che si consumò in quella casa nel 1575, quando Sir Simon di Canterville uccise la moglie, Lady Eleanore, per le sue scarse doti domestiche. Qualche anno dopo, Sir Simon scomparve misteriosamente e in casa apparve un fantasma.
La Umney racconta anche che, a testimonianza del delitto, sul tappeto del salotto è rimasta una macchia di sangue che, nonostante il passare del tempo, è impossibile lavare.
Washington, per nulla colpito dal racconto, trova una soluzione pratica per rimuovere la macchia: usare un bel po’ di super-smacchiatore-detergente Pinkerton di produzione americana! E, in effetti, la macchia scompare. Il mattino seguente, tuttavia, la macchia di sangue ricompare, e così nei giorni successivi, nonostante gli sforzi di Washington.
L’apparizione del fantasma
La notte seguente, annunciato da catene cigolanti, lo spettro fa la sua prima apparizione e sveglia il signor Otis che, per nulla spaventato, gli consiglia di oliare le catene con l’ottimo lubrificante Sole Tammany. Indignato, Sir Canterville giura tremenda vendetta.
La seconda apparizione del fantasma avviene una domenica sera, quando lo spettro tenta di entrare in un’antica armatura, ma cade con un frastuono terribile e si ferisce a un ginocchio che la signora Lucretia vorrebbe curare con lo sciroppo del dottor Dobell!
Il terzo tentativo avviene un venerdì 17: il fantasma tenta di spaventare Washington, ma viene a sua volta terrorizzato proprio da Washington travestito da fantasma!
Le ultime due sortite dello spettro sono quelle nelle vesti di Rupert il Temerario, ovvero il conte decapitato, e di Giona l’Insepolto, ovvero il ladro di cadaveri, ma anche in questo caso il fantasma rimedia due solenni figuracce.
Passa il tempo e il castello subisce modifiche sostanziali, diventando più simile a una casa di campagna americana che a un lugubre maniero.
Virginia si fidanza con Lord Chesire e il resto della famiglia stringe legami di buon vicinato con i nobili locali. Il fantasma, vittima degli scherzi dei terribili proprietari, si manifesta sempre meno: triste, depresso, è tutto concentrato a sfuggire alle angherie dei ragazzi.
Una tragica vicenda
Una sera Virginia lo incontra e, anziché fuggire o schernirlo, si mostra interessata alla sua storia.
Viene così a sapere che Sir Simon ha ucciso sua moglie, certo, ma è stato catturato da suo cognato ed è stato lasciato morire di inedia. Come se non bastasse, è stato maledetto e condannato a vagare in eterno, affamato e assonnato, fino a quando una giovane ragazza non avrebbe pianto per i suoi peccati e non avrebbe pregato per la sua anima. Solo allora l’Angelo della Morte avrebbe avuto pietà di lui e lui avrebbe potuto riposare in pace.
Virginia accetta di aiutare lo spettro e si lascia condurre in una stanza segreta, dove rinviene lo scheletro di Sir Simon incatenato e proteso verso una bacinella che un tempo doveva aver contenuto dell’acqua.
Intanto, gli Otis e Lord Chesire, preoccupati della sparizione della ragazza, si erano lanciati all’inseguimento di un una carovana di zingari che era transitata da Canterville Chase.
A mezzanotte, la fanciulla ricompare improvvisamente e conduce i suoi nella stanza segreta dove ci sono i poveri resti di Sir Simon. Mostra loro il dono che il fantasma le ha fatto per aver spezzato la maledizione: un forziere contenente splendidi gioielli!
Quattro giorni dopo, Sir Simon viene sepolto con una solenne cerimonia, alla presenza di Lord Canterville, degli Otis e di Mrs. Umney. Tempo dopo, Virginia sposa il suo Lord Chesire, adorna della parure di gioielli che lo spettro le ha donato.
La recensione di “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde
Ne Il fantasma di Canterville Wilde fa una parodia sia dell’alta nobiltà inglese che della buona borghesia americana, così materialistica e saldamente legata al denaro.
Il contrasto tra la visione del mondo inglese e quella americana è esplicitata dal rapporto tra gli Otis e il fantasma di Sir Simon.
Gli Otis affrontano le situazioni con buonsenso e pragmatismo, forza e decisione: quando si trovano al cospetto del fantasma, non fuggono inorriditi ma ammettono che continui a vivere nel maniero, adattandosi però al modo di vivere moderno, positivista e utilitaristico. Così facendo snaturano la vera natura del fantasma e distruggono i suoi valori fondati sul sangue e sulla nobiltà, sul rispetto delle antiche tradizioni e delle immutabili convinzioni dell’antica aristocrazia vittoriana.
I lettori si trovano quindi di fronte a un autentico rovesciamento delle parti: il fantasma da terribile persecutore dei visitatori del castello è ridotto alla condizione di vittima, a causa del comportamento irrispettoso e materialistico degli Otis.
Depresso e piagnucolante, viene salvato da Virginia, che non è superficiale e dispettosa come i fratelli, né cinica come i genitori.
Il racconto è brevissimo e in internet ne esistono decine di versioni, illustrate o no, in qualsiasi formato, liberamente scaricabili. Io ho usato l’edizione di Biancoenero Edizioni che nella collana Raccontami mette a disposizione una versione cartacea ad alta leggibilità, corredata di CD audio, e una versione digitale.
Anche Lattes Editori ha questo titolo a catalogo nella collana Per Tutti! L’edizione cartacea contiene le prove Invalsi per gli studenti e gli insegnanti possono scaricare le soluzioni direttamente dal sito dell’editore.
Entrambe le versioni rispondono a criteri di alta leggibilità.
La scheda editoriale
- Titolo: “Il fantasma di Canterville”
- Autore: Oscar Wilde
- Casa editrice: Biancoenero
- Età di lettura: dai 10 anni
- Consigli di lettura: a chi vuol leggere la più famosa storia di fantasmi scritta con tanta ironia e tono umoristico
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Ho letto “Il fantasma di Canterville” e devo dire che per me è un CAPOLAVORO!
A me Oscar Wilde non piaceva molto perché praticamente in ogni suo libro muore qualcuno, ma “Il fantasma di Canterville” anche se è simile agli altri, mi è piaciuto di più perché questo fantasma che non riesce a far spaventare nessuno mi ha fatto anche un po’ ridere, ma se la devo dire tutta la fine mi ha fatto piangere e e mi è piaciuto un sacco.
Consiglio sinceramente di leggerlo, veramente commovente!
Il libro, mi ha molto appossionata. Racconta una famiglia che si trasferisce in questa casa, in cui vive un fantasma, che l apparisce cattivo ma alla fine si rivela un fantasma triste e un po’ desolato. Poi mi ha fatto comprendere, che pure i fantasmi hanno sentimenti, come ognuno di noi.
Che bel commento, Megan! Anche i fantasmi hanno un cuore… hai ragione!
L’ho trovato un libro adatto non solo abambini ma anche ad adulti.
Il libro e molto bella anche se talvolta era difficile riconoscere tutti i personaggi probabilmente però è anche un mio problema di distrazione durante la lettura; solitamente il finale dei libri non mi convince mai ma questo mi ha lasciata davvero senza parole, non me lo sarei mai aspettata
Sicuramente sei una di quelle lettrici che cerca di immaginare il finale e… a volte non corrisponde a quello che ti aspettavi! O sbaglio?
Trovo il fantasma di canterville un libro molto bello e lo consiglierei non solo ai ragazzi ma anche ai più grandi. A me è piaciuto particolarmente il finale perché non me l aspettavo .
Grazie Alex per il tuo commento!
A me non è piaciuto…
Perché non era il mio stile..
E’ in effetti un libro della fine dell’Ottocento, forse uno stile un po’ antiquato per te! Grazie per il commento!
Il fantasma di Canterville è un racconto umoristico scritto da Oscar Wilde. Questa storia è una parodia di storie di fantasmi e si parla della differenza tra gli inglesi e gli americani: da un lato ci sono gli inglesi, con i loro riti, la cerimonia del tè, il loro attaccamento al passato, dall’altra gli americani, che si proiettano nel futuro e sono fedeli al progresso e alla scienza.
L’incontro tra le due società avviene grazie a Virginia e al castello di Canterville perché all’inizio infatti è un buio castello inglese, ma alla fine diventa una vera e propria casa di campagna americana.
Questo per me è un libro bello da leggere, che alterna momenti di suspense a momenti divertenti. Lo consiglio a tutti
Grazie mille Francesco per averlo letto e avere condiviso il tuo parere!
E molto bello una famiglia che va in una casa dove è infestata da un uomo che in passato uccise sua moglie all fine ciao una bella morale
Una frase in più per spiegare la morale? 😀
Il libro mi è piaciuto perché l’autore ha saputo unire un finale emozionante e non scontato a un racconto divertente. Mi ha colpito più di tutti la figura del fantasma di Canterville, poiché all’inizio sembra scorbutico e cattivo ma si rivela sofferente e triste perché vorrebbe morire ed è incapace di adattarsi al futuro.
Perché giustamente anche i fantasmi hanno un futuro! Grazie Francesco!
Il fantasma di canterville è un libro molto interessante e lo consiglio ai ragazzi. Questo libro parla di una famiglia Americana che si trasferisce in una nuova casa dove si dice ci abiti il fantasma di un uomo che assassinò sua moglie e……..
… e da lì in poi bisogna leggerlo, perché nonostante sia un libro vecchio e stravecchio l’ironia dell’autore fa ancora sorridere! Povero fantasma!