Un’amica mi ha consigliato Volevo nascere vento di Andrea Gentile, romanzo tratto dalla storia vera di Rita Atria, testimone di giustizia morta suicida pochi giorni dopo l’assassinio di Paolo Borsellino.
La vicenda fu privata e familiare, perché Rita fu figlia e sorella di due mafiosi, ma ha anche uno spessore storico e documentale perché fu testimone diretta della seconda guerra di mafia e collaborò alle indagini di Paolo Borsellino.
Il racconto è snello e veloce, la narrazione semplice, i flashback sono pochi, mentre abbondano i ricordi, le emozioni, i sentimenti della protagonista.
Il riassunto di “Volevo nascere vento” di Andrea Gentile
Rita Atria nasce a Partanna, in provincia di Trapani, nel 1974. Il padre Don Vito, detto Il Dottore, è un esponente di spicco della mafia locale, la “vecchia” mafia, quella dedita al contrabbando e al furto di bestiame.
Per anni Rita è inconsapevole di crescere in un ambiente dominato dall’illegalità e dall’omertà: ai suoi occhi di bambina, Don Vito è un uomo buono, importante, rispettato, che tutti salutano e ammirano e pure suo fratello Nicola lo sta diventando.
Poi le cose cambiano. Rita trova una pistola nascosta in un cassetto della scrivania del padre. Tempo dopo origlia una conversazione tra Don Vito e un amico di famiglia e sente suo padre ordinare di togliere di mezzo qualcun altro. Questi episodi non sono, però, sufficienti a scalfire l’amore e la venerazione che nutre per il papà.
La certezza che Don Vito sia un criminale l’ha soltanto quando sente Piera Aiello, la fidanzata di suo fratello, rivolgersi al futuro suocero dandogli del mafioso. Anche in quel caso, tuttavia, Rita giustifica il padre.
Sarà un mafioso, va bene, ma almeno è un mafioso buono, che mantiene l’ordine e protegge gli abitanti della zona che controlla. Non c’entra nulla con i mafiosi cattivi che trafficano la droga.
Le illusioni crollano quando la “nuova mafia” di Partanna uccide Don Vito per essersi rifiutato di entrare nello spaccio delle sostanze stupefacenti.
Rita si aggrappa al fratello Nicola, che però è ossessionato dall’idea di dover vendicare la morte del padre. Nemmeno la moglie Piera riesce a dissuaderlo da questo proposito.
Nicola si infiltra nella nuova mafia, spaccia stupefacenti e riesce a capire chi sono gli assassini del padre, ma non riesce a farsi giustizia e, scoperto, cade vittima di un agguato.
Piera decide di diventare testimone di giustizia e si pone sotto la protezione del giudice Paolo Borsellino che la fa trasferire a Roma, insieme alla figlia Vita Maria. Rita invece continua a vivere con la madre e la sorella Annamaria e si iscrive a un istituto alberghiero di Sciacca. Poi, a soli diciassette anni, segue l’esempio della cognata con la quale ha un legame affettivo ben più forte che con le superstiti della sua famiglia e la raggiunge a Roma.
Anche lei, come Piera, racconta tutto quello che sa della mafia di Partanna e della cosiddetta seconda guerra di mafia, in cui morirono il padre e il fratello.
Col tempo, il rapporto fra Rita e Piera e il giudice Borsellino diviene stretto e affettuoso, tanto che le ragazze riconoscono in lui uno zio e gli fanno regali per il suo compleanno. Rita conosce anche l’amore a Roma, grazie all’incontro di Gabriele.
Quando però, il 19 luglio 1992 Borsellino viene ucciso, Rita sente venir meno la forza che l’aveva sostenuta e una settimana dopo la strage di Via D’Amelio si getta dal balcone della sua casa romana e muore.
La recensione di “Volevo nascere vento” di Andrea Gentile
Volevo nascere vento è un libro che ha almeno tre pregi, e non sono pochi:
- ci fa conoscere la figura di una ragazza semplice, giovanissima, ma forte e coraggiosa, che trovò la forza di guardare in faccia alla realtà e di ribellarsi al sistema di dis-valori della sua famiglia mafiosa
- nella parte centrale del libro Borsellino spiega con parole semplici a Rita e a noi lettori cos’è la mafia, come è nata, come opera
- si legge in un pomeriggio, e ai ragazzi non può che far piacere!
La scheda editoriale
- Titolo: “Volevo nascere vento“
- Autore: Andrea Gentile
- Casa editrice: Mondadori
- Età di lettura: dai 12 anni
- Consiglio di lettura: a chi vuole conoscere la vera storia di Rita Atria, giovane eroina moderna che osò sfidare la mafia
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Rita è una persona nata in una situazione familiare difficile, che non capiva, ma con cui ha dovuto fare i conti quando gli è morto prima il padre e poi il fratello. Rita è una persona coraggiosa, perché sceglie di raccontare tutto ai giudici come Piera, cambiando drasticamente la sua vita nella speranza di un futuro migliore. Infatti a causa della situazione assai difficile, la morte di Paolo Borsellino è stata la famosa “goccia che fa traboccare il vaso” che l’ha spinta a suicidarsi.
Questo è un libro che fa riflettere molto e io spero che in futuro molte più persone seguiranno il suo esempio, perché cosi si riuscirebbe a sconfiggere la mafia, essendo che questa si basa sull’omertà.
Inizialmente quando ho iniziato a leggere questo libro ero un po distratta, quindi non ho compreso subito la “storia”. Trovo che Rita sia una ragazza molto coraggiosa e la trovo un ottimo esempio per tutti noi. Consiglio questa lettura perchè oltre all’argomento trattato in questo libro, è una lettura molto scorrevole
questo libro credo che sia uno di quelli più belli che ho letto tra quelli che ci hanno proposto, mi è veramente piaciuta la storia e lo consiglio a chiunque sia interessato
Questo libro spiega in modo semplice e chiaro diverse cose sulla mafia.
Rita Atria è molto coraggiosa, e purtroppo ha avuto un vita molto difficile che l’ha spinta al suicidio. Se tutti avessero il suo coraggio si potrebbe combattere molto meglio la mafia, peccato che questa sopravviva ancora oggi per via dell’omertà.
Rita è stata una ragazza veramente coraggiosa, fa capire molto sulla mafia e la posizione delle persone che sanno.
Consiglio veramente molto questo libro, il coraggio che ha avuto Rita non è da tutti
a me questo libro mi è piaciuto davvero tantissimo e non vedevo l’ora di finirlo solo per vedere come finiva perchè descrive la vita di una ragazza che è da sola.
comunque consiglio davvero moltissimo la lettura di questo libro
questo libro mi è piaciuto molto.
spiega molto bene la mafia e le difficoltà che le persone deve affrontare.
consiglio molto questo libro
Questo libro è scritto molto bene, fa capire bene e immedesimarsi nel ruolo della protagonista e di tutte quelle famiglie durante la mafia. Rita è stata molto coraggiosa e si è fatta valere spargendo la voce riguardo alle faticose situazioni nelle quali, molto spesso tanta gente ne era coinvolta.
Ho adorato questo libro! Il tema è trattato benissimo, per quanto sia delicato e difficile da descrivere. La mia scena preferita è stata il discorso di Borsellino al funerale di Falcone, ritengo inoltre che Rita abbia moltissimo coraggio a portare il grande peso dell’essere perseguitata per sempre dalla mafia
mi è piaciuto molto questo libro, l’ho trovato coinvolgente. Spiega bene la mafia e le difficoltà in cui si trovano le persone vicine a quelli che ne fanno parte. In questo caso, la storia di Rita mi ha colpita e la trovo allo stesso tempo stupefacente e dura
Questo libro parla di una ragazza cresciuta in una famiglia mafiosa che ha avuto il coraggio di ribellarsi alla mafia e alla sua famiglia anche a costo della vita.
Che ha avuto il coraggio di esporsi contro il sistema criminale, perdendo la propria libertà e sicurezza. Per me Rita è stata una ragazza molto coraggiosa che ha affrontato da sola il colosso della mafia e delle altre associazioni criminali. Questo libro mi è piaciuto molto perché descrive quello che succede a ragazzi nati in famiglie come quella di Rita, che descrive la vita di molti ragazzi che vogliono cambiare strada e scegliere la via della legalità, mache verranno sempre perseguitati dalla mafia.
Questo libro mi ha fatto capire quanto sia difficile la vita per coloro che hanno famiglie mafiose.
Per me Rita è una ragazza coraggisissima, che ha avuto ľaudacia di ribellarsi dalľ ambiente in cui vive, sacrificando il divertimento e la propria sicurezza in nome della giustizia.
Questo libro mi è molto a cuore poichè descrive la vita e i sentimenti di una ragazzza che da sola, ha affrontato un intero sistema criminale