Capita di leggere libri e di non capirli. Apriti cielo! di Sabina Colloredo fa parte della categoria dei libri che non ho capito. L’avevo scelto per due motivi: è un libro davvero breve – solo 85 pagine – e nell’ultima di copertina promette atmosfere estive, primi amori, arrabbiature, risate, pianti, riconciliazioni. Tanta roba, insomma.

Purtroppo, a lettura conclusa, non mi è rimasto molto. Mi è sembrato di trovarmi di fronte a una storia confezionata a tavolino, con alcune falle, scritta in un linguaggio che gli adolescenti non usano. Trovo difficile che i lettori possano immedesimarsi.

Apriti cielo

Il riassunto di “Apriti cielo!” di Sabina Colloredo

Elisa ha finito la terza media e sta preparando gli esami. Non frequenta più le lezioni e quindi parte per la montagna con la tata Peppa (partiamo male) e la sorella minore Matilda.

Per alcuni giorni non vede la sua amica del cuore Aurora, né il bello della scuola, Stefano, che armato di occhiali da sole, voce profonda e suadente e sorriso cinematografico, ci prova con tutte e ci riesce pure. (Voce da uomo profonda e cavernosa in terza media?)

Nella baita di montagna, Elisa rivede il suo amico del cuore, Sergio che non le piace, non le è mai piaciuto, non le piacerà mai però… Però quest’anno Sergio è cambiato, è diventato un uomo e si è fatto decisamente bello e attraente. (Pure lui!)

Elisa torna a Milano perché intanto è arrivata la data degli orali. E’ scocciata, seccata, scorbutica per tanti motivi: per lo stress da esame, per il fatto di essere orfana di mamma e sentirne la mancanza, perché suo padre è un impegnatissimo uomo d’affari che trascura la famiglia, perché si sente alta, sgraziata, brutta col suo apparecchio per i denti, soprattutto in confronto alla sorellina che è mora, riccia e aggraziata.

Dopo aver superato brillantemente gli esami, Elisa e Matilda partono per le vacanze “vere” in Umbria, a Umbertite, ospiti di Anna, la zia materna e del marito di lei.

Elisa ritrova il cugino Ermanno, che è fidanzatissimo con Teresa. Sì Teresa, la stessa che l’anno prima ha messo in guardia Elisa dal fascino di Ernesto, figlio di ricchi imprenditori locali, un po’ bastardo, molto bello (rieccoci!) e tanto precoce quanto avventato, dato che a 17 anni ha messo incinta la sua ultima fiamma, Lara.

Durante un chiarimento tra Elisa e Ernesto, Sergio vede Elisa allungare la mano verso Ernesto e interpreta male questa situazione. Sergio fugge dalla casa di zia Anna veloce come il vento. Elisa capisce di essere innamorata di Sergio, e non di Ernesto. Quindi lascia di corsa pure lei la casa di zia Anna, e corre in stazione. Sul binario, Sergio e Elisa si chiariscono e Elisa sale al volo sul treno e parte con Sergio.

La recensione di “Apriti cielo!” di Sabina Colloredo

La trama di Apriti cielo! è un po’ scontata e nella storia ci sono alcune forzature: ad esempio, che motivo ha Elisa di fuggire con Sergio?

Il linguaggio usato dai protagonisti – che non sbagliano un congiuntivo, usano un sacco di aggettivi e sinonimi – è inverosimile.

I personaggi hanno poco spessore. Solo alla piccola Matilde è messa in bocca qualche battuta felice ed è rappresentata con tutta la freschezza dei suoi otto anni.

Avrete capito che mi è piaciuto così così…

La scheda editoriale

  • Titolo: Apriti cielo!
  • Autore: Sabina Colloredo
  • Editore: Edizioni EL
  • Età di lettura: dagli 11 anni
  • Consiglio di lettura: per chi vuole leggere un romanzo rosa senza impegno.