Bufera di Robert Westall è una storia d’amore raccontata da due voci: quella di una “lei” pura, tenera e integra, e quella di un “lui” cinica e dissacrante. Le due voci raccontano la meraviglia del primo amore. Perché per quanto complesso, incerto, doloroso sia, il primo amore è meraviglioso e indimenticabile.
Uscito in Italia alla fine degli anni ’90, Bufera è divenuto un classico dell’educazione sentimentale per giovani adulti, e viene continuamente ristampato.
La copertina dell’edizione Rizzoli del 2018 mi piace tantissimo. Due figure dai tratti indistinti si abbracciano strette strette e quasi emergono da uno sfondo bianco latte, che richiama immediatamente la coltre di neve che in questa storia gioca un ruolo non secondario.
Il riassunto di “Bufera”
Simon è ateo e cinico. E’ convinto che Dio e la sua chiesa sono i peggiori prepotenti di tuta la storia. Neanche il Natale lo incanta più.
In realtà era una festa che la Chiesa aveva rubato agli sfortunato pagani e l’albero di Natale era il simbolo degli dei nordici delle foreste ed era stato importato dalla Germania. Quanto al vischio, un tempo era stato la pianta sacra dei druidi; e tutto il resto erano solo frottole inventate da Charles Dickens per fare soldi.
Angela Hobson è la figlia del nuovo parroco ed è tutta “casa e chiesa”.
Simon e Angela si conoscono ad agosto, durante la Festa del Raccolto, un evento che coinvolge l’intera comunità. Angela non colpisce particolarmente Simon, che, anzi, dice di essere piuttosto infastidito dalla sua eccessiva bontà.
Angela non mi dava fastidio. Era innocua e non ridacchiava mai. Alta e magra, senza una curva in vista, aveva lisci capelli scuri con la riga a destra, come un ragazzo. E grandi, franchi occhi grigi, ma più gentili di quelli di qualunque ragazzo. Potevo parlarle senza il rischio che mi rimbeccasse o mi prendesse in giro. Peccato che fosse buona in modo nauseante.
Per tutto il mese, i ragazzi passano molto tempo insieme e Simon si diverte a tormentare Angela con i suoi discorsi irriverenti e blasfemi.
Poi ricomincia la scuola e Simon torna in collegio a Repton. A Natale torna a casa e incontra di nuovo Angela durante la messa dell’Avvento. E’ come se la vedesse per la prima volta.
Angela non è più una ragazzina. E’ cresciuta. Si trucca, indossa scarpe col tacco, la sua bocca ha una curva nuova e bella e, sotto il cappotto, si intravedono forme che in estate non aveva.
Simon rimane folgorato dalla sua bellezza e anche Angela è coinvolta, seppure in modo diverso. Comincia così la loro storia d’amore.
Non passa giorno che Simon “Il comunista” non vada in chiesa e, complice l’atmosfera natalizia, non venga coinvolto in opere di carità. Fa visita a anziane vedove, consegna doni alle famiglie povere, assiste alle prove del gruppo dei campanari, partecipa alle prove del coro parrocchiale. Tutte le attività che prima considerava un supplizio, ora sono piacevoli divertimenti, a patto di farle insieme ad Angela.
Simon è così preso che si disinteressa delle chiacchiere di paese e non dà peso nemmeno alle battute ironiche di sua madre. Più tempo passa insieme a Angela, più la sua passione si fa travolgente e assoluta, tanto da diventare nel giro di pochi giorni gelosissimo non solo di Angela ma persino del tempo che dedica agli altri.
Eppure non c’è rosa senza spine. Presto le differenze caratteriali e le opposte convinzioni presto vengono a galla e sembrano incrinare il loro legame. Angela vuole confessarsi prima del giorno di Natale e confida al padre confessore i suoi sentimenti nei confronti di Simon. Simon non sopporta che qualcuno dica a Angela cosa fare o non fare e la lascia.
I ragazzi si evitano fino alla Vigilia di Natale, quando Simon vede Angela passare davanti a casa carica di provviste in direzione di Hareton End, dove vive una giovane coppia in attesa del primo figlio. Ellie Masterton è vicina al parto e il marito è al pascolo con le greggi. Come abbandonarla nella notte di Natale, mentre si avvicina la bufera di neve più spaventosa che l’Inghilterra abbia mai visto?
Simon mette da parte il risentimento e insieme a Angela rischia la vita per portare cibo e conforto alla “giovane Maria” e al Bambino che sta arrivando.
In un finale in cui risuona tutta la magia del Natale, Simon e Angela scopriranno cos’è il vero amore e quanta ricchezza si cela nella diversità.
La recensione di “Bufera”
L’edizione della Rizzoli del 2018 raccoglie due racconti di Robert Westall: Bufera e Chapel Farm. Il trait d’union è la scoperta dell’amore in età adolescenziale.
Personalmente, mi è piaciuto di più il primo racconto, Bufera, per come sono stati delineati i personaggi e per una certa ironia di fondo che non ho ritrovato nel secondo racconto.
Simon e Angela non hanno esperienza dell’amore e si trovano per la prima volta a dover gestire emozioni sconosciute, come l’attrazione, i dubbi, la gelosia. Lo fanno in modo apparentemente inconciliabile, almeno in principio: uno fingendo disincanto e sarcasmo, l’altra sublimando il sentimento con la religione e la spiritualità.
Le differenze inconciliabili sono destinate a svanire, complice una terrificante tempesta che porta i ragazzi a guardarsi con occhi nuovi, certi che le differenze sono una ricchezza e non un ostacolo insormontabile.
La scheda editoriale
- Titolo: Bufera
- Autore: Robert Westall
- Editore: Rizzoli
- Età di lettura: young adults
- Consiglio di lettura: per chi vuole scacciare il freddo nel cuore con una bella storia d’amore.
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Mi ha incuriosito, l’ho appena scaricato da MLOL Media Library On Line. grazie Francy!
UAU grazie a te, aspetto idi sapere cosa ne pensi!