Ciao, ciao amico faro di Sophie Blackall è un albo illustrato che racconta la storia di un faro e la vita del suo guardiano, dal giorno dell’insediamento fino al giorno dell’addio.
L’autrice, un’australiana che vive negli Stati Uniti, ha una vera e propria passione per i fari: ne ha visitati davvero tanti nel corso della sua esistenza, si è documentata sulla loro storia e – come lei stessa ammette – non ha ancora smesso di spulciare gli annunci immobiliari alla ricerca di un faro in vendita!
Ciao, ciao amico faro testimonia questa sua passione e la nostalgia di un tempo romantico in cui fari e faristi vivevano in simbosi.
Il riassunto di “Ciao, ciao amico faro”
Sulla roccia più alta di una minuscola isola ai confini del mondo c’è un faro.
Il vecchio farista va in pensione e arriva un giovane uomo a sostituirlo. Le sue giornate scorrono tra la manutenzione del faro – portare l’olio per la lanterna, regolare lo stoppino, pulire la lente della lampada, scrostare i vetri delle finestre dal ghiaccio, scrivere il diario – e piccole azioni quotidiane: pescare, cucinare, rammendare con ago e filo, attendere la nave dei rifornimenti.
Passano i giorni, i mesi e gli anni e lo scandire del tempo è riflesso nel faro, che si staglia a volte nel cielo terso, a volte nella fitta nebbia, nelle nubi scure, nel ghiaccio, nelle luci dell’aurora boreale.
Il tran tran quotidiano è interrotto da alcuni avvenimenti significativi della vita del farista: un naufragio, l’arrivo della moglie, un giorno di febbre, la nascita della figlia (tutte cose che annota sul diario).
Tutto questo fino al giorno dell’installazione della lampada a sistema automatico, quando il farista e la sua famiglia devono dare l’addio all’amico faro. Da allora continueranno a guardarlo con tenerezza e nostalgia dalla finestra della loro casetta, sulla terraferma.
La recensione di “Ciao, ciao amico faro”
Ciao, ciao amico faro è un libro che affascinerà tutti i lettori, sia grandi che piccoli, perché – come credo abbiate capito dal riassunto – la storia può essere letta su più piani.
Ai piccoli piacerà lo scenario insolito e affascinante della storia, il faro, con la sua forma circolare dentro e fuori, perché anche dentro a un faro tutto è circolare, pareti, scale a chiocciola, tappetti, tavoli… Così come saranno avvolti dalla musicalità del testo (tradotto benissimo da Stefano Bortolussi) con il ritornello “ciao, ciao amico faro” che scandisce i passaggi salienti della storia.

Agli adulti piacerà il racconto, romantico e nostalgico, del legame che esisteva tra i fari e gli uomini addetti alla loro manutenzione, scomparso dopo il passaggio dalla manualità alla meccanizzazione.
L’albo si chiude con un’appendice in cui l’autrice dà ai lettori alcune informazioni e racconta delle curiosità sui fari. Ad esempio sul fatto che
- spesso i guardiani erano donne,
- per ingannare il tempo gli uomini facevano la maglia,
- a volte riuscivano a creare perfino dei giardini sulle rocce
- pescavano direttamente dalla finestra
- costruivano modellini di navi e aquiloni
- affidavano al mare delle lettere in bottiglia
- insieme ai rifornimenti ricevevano delle cassette di libri.
Con questo albo illustrato Sophie Blackall ha vinto la Caldecott Medal, massima onorificenza statunitense per i picture book.
Consigliatissimo.
La scheda editoriale
- Titolo: Ciao, ciao amico faro
- Autore: Sophie Blackall
- Casa editrice: Fatatrac
- Età di lettura: dai 4 anni
- Consigli di lettura: un libro poetico per conoscere la vita dei guardiani dei fari
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