Il ragazzo che sfidò Ramses il Grande è un romanzo ad ambientazione storica dello scrittore e saggista francese Christian Jacq. Laureato in archeologia ed egittologia alla Sorbona di Parigi, Jacq ha studiato a lungo la figura di Ramses, al quale ha dedicato un ciclo di romanzi per adulti che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Il ragazzo che sfidò Ramses il Grande è un romanzo rivolto specificamente al target ragazzi. Uscito in Francia nel 1996, arrivò in Italia l’anno successivo, sull’onda del successo travolgente della serie dedicata agli adulti.
La vicenda, molto semplice e lineare, è ambientata nell’Antico Egitto, dove una coppia di contadini si vede requisire le terre da un veterano dell’esercito del faraone. Il figlio, Kamosè, non si rassegna a quella che considera un’ingiustizia e parte per Tebe in cerca di spiegazioni. Dopo una serie di avventure arriva a scoprire l’inganno di cui sono stati vittime i suoi genitori e a ottenere giustizia da Ramses in persona.
Il riassunto di “Il ragazzo che sfidò Ramses il Grande”
Kamosè vive con i genitori Nejemet “la dolce” e Geru “il silenzioso” in un villaggio sulle rive del Nilo.
Un giorno bussa alla loro porta un veterano dell’esercito di Ramses che sostiene di aver ricevuto dal faraone l’autorizzazione a requisire le loro terre come ricompensa per il proprio valore militare. Con violenza ed arroganza Setek, come dice di chiamarsi, prende possesso di casa e terreni e fa degli antichi proprietari i suoi servi.
Incredulo e furibondo, il giovane Kamosè si reca dal sindaco del villaggio ma non ottiene alcuna soddisfazione. Quindi parte in direzione del tempio di Karnak dove si trova il catasto. Andandosene, promette alla madre che tornerà solo dopo aver ottenuto giustizia.
Giunto a Tebe, capitale del regno e importantissimo centro religioso, Kamosè non riesce ad entrare nel tempio, perché scopre che solo gli scribi sono autorizzati ad accedere.
Per puro caso, Kamosè incontra un Maestro Artigiano che lo prende con sé come allievo e lo introduce in una parte del tempio in costruzione. Il ragazzo si mostra subito molto abile e dopo solo un anno supera l’esame da sculture che consiste nella realizzazione di una sfinge.
Viene così affidato al Maestro Geometra che lo introduce nella scienza geometrica e, per le sue qualità eccezionali, lo invia alla festa della mietitura come rappresentante della corporazione.
Qui Kamosè vede e s’innamora perdutamente di una sacerdotessa di Hathor, Nofret, figlia di un giudice di Menfi. Il suo è un amore impossibile: la ragazza è nobile e di rango troppo elevato per un semplice geometra.
Il Maestro Geometra allora, avendo tenuto conto del suo valore e del desiderio di accedere al tempio, lo presenta a un Anziano dai modi austeri e burberi che lo accetta come apprendista scriba. Per mesi, Kamosè si butta a capofitto nello studio dei geroglifici e l’interpretazione richiede notevoli sforzi, attenzione e memoria. Nonostante tutto non dimentica né Nofret né i suoi genitori.
Il tempo passa. Kamosè riesce a superare il primo esame di idoneità al mestiere di scriba, ma le sue conoscenze sono ancora limitate per leggere i geroglifici del catasto.
E’ la bella Nofret, che corrisponde il suo amore, a indicargli la strada per raggiungere il suo scopo. Il giovane deve però superare altri ostacoli: il rifiuto del giudice di concedergli la mano dell’amata e un nuovo, duro percorso di studi per accedere alle più alte cariche amministrative.
Per non irritare il padre, i due innamorati fingono di lasciarsi e tornano alle loro vite, ma Nofret, ancora una volta, escogita un piano: farà sì che Kamosè incontri chi ha causato il danno donando quelle terre a Setek, cioè il faraone in persona.
Nofret partecipa alla Festa della Valle come portatrice di Luce e ha la possibilità di incontrare Ramses, al quale chiede aiuto ottenendo il privilegio di un’udienza davanti al consiglio.
Finalmente Kamosè ha l’opportunità di spiegare l’ingiustizia subita davanti al faraone e al consiglio, in cui siede anche l’Anziano.
Il faraone è perplesso: il catasto non sbaglia e Setek è un eroe, non può essersi comportato in modo così abietto nei confronti di Geru e Nejemet! Dalla descrizione del veterano, Ramses capisce che si tratta di un impostore che ha usurpato le terre senza alcun titolo.
Scoperto l’inganno, Kamosè torna al villaggio dove può finalmente avere soddisfazione. Setek confessa l’inganno e l’accordo segreto col sindaco, che viene imprigionato. Geru il silenzioso ottiene i suoi possedimenti e la carica di nuovo sindaco del villaggio.
Al villaggio si trasferiscono sia l’Anziano che la sacerdotessa Nofret, al quale il padre concede di sposare Kamosè, divenuto nel frattempo scriba reale.
La recensione di “Il ragazzo che sfidò Ramses il Grande”
Se ci affidiamo all’illustrazione nella prima pagina di copertina, Il ragazzo che sfidò Ramses il Grande può sembrarci un’avventura ambientata nell’Antico Egitto. Fin dalle prime pagine, però, il lettore si rende conto che la storia narrata è un pretesto di cui Jacq si serve per raccontare la vita degli Antichi Egizi sotto il regno di Ramses.
Il titolo originale – La Fiancée du Nil – sebbene non sia immediatamente comprensibile è decisamente più coerente al contenuto del libro. La fidanzata del Nilo era chiamato il più bel fascio di spighe che le sacerdotesse gettavano nel fiume come ringraziamento per il raccolto e per fare in modo che le acque continuassero a rendere fertile il terreno anche negli anni successivi, assicurando prosperità alla collettività.
Il romanzo è, dunque, un affresco storico e corale e, per questo, è stato inserito nel progetto editoriale de Il Battello a Vapore e della rivista Focus Storia intitolato La Grande Storia: un percorso tra gli avvenimenti più significativi della storia dell’umanità attraverso romanzi corredati da un apparato di informazioni, approfondimenti e curiosità storiche.
La trama, molto semplice e a tratti prevedibile, è funzionale al progetto editoriale.
La prosa di Christian Jacq chiara e di facile comprensione, i dialoghi sono realistici e le parti descrittive del Nilo, di Tebe, del tempio di Karnak creano una cornice esotica ed affascinante allo svolgersi dei fatti. Insomma, la lettura non sarà emozionante ma è veloce e gradevole.
L’immagine che ci resta dopo aver chiuso l’ultima pagina è quella di un Antico Egitto prospero e pacificato, pervaso da un forte senso del sacro e dall’immensa fiducia del popolo nella figura del faraone, il figlio del sole che incarna il punto di unione tra il cielo e la terra, il giorno e la notte, la vita e la morte.
La lettura può essere proposta a scuola come approfondimento del programma di storia ma anche per i temi che affronta e che coinvolgono gli adolescenti: l’affetto per i genitori, il desiderio di verità e giustizia, la volontà di mettersi alla prova e dimostrare il proprio valore.
La scheda editoriale
- Titolo: Il ragazzo che sfidò Ramses il Grande
- Autore: Christian Jacq
- Casa editrice: Piemme
- Età di lettura: 11 anni
- Consigli di lettura: Per giovani lettori di romanzi storici
Se vuoi leggere Il ragazzo che sfidò Ramses il Grande puoi cercarlo sugli scaffali della Sala Ragazzi della biblioteca pubblica più vicina a casa tua e chiederlo in prestito. In alternativa, puoi comprarlo nella tua libreria preferita, sul sito dell’editore oppure su Amazon https://amzn.to/2QL4lbk.