Il 26 agosto esce Nella testa di Alice, l’albo illustrato d’esordio di Leonardo Aldegheri. Protagonista è Alice, una meravigliosa e dolcissima bambina di 4 o 5 anni, con tantissimi pensieri che le frullano per la testa.

A volte Alice sembra assente e svagata, come nell’immagine di copertina del l’albo, dove sta guardando non verso noi lettori ma da tutt’altra parte e ci lascia a domandarci cosa le stia passando per la testa.

In realtà, è una bambina sveglissima (come lo sono i bambini di oggi) che a un certo punto capisce che la vita si manifesta a seconda di quello che pensa.

Nella testa di Alice è un libro per bambini solare, positivo ma è adatto a lettori di tutte le età.

Ho incontrato per voi Leonardo Aldegheri, il “papà” di Alice e gli ho proposto un’intervista per i lettori di Libringioco, in cui ci racconta qualcosa di lui e del suo libro.

copertina di nella testa di Alice
Clicca sull’immagine per comprare il libro

Chi è Leonardo Aldegheri

Ciao Leonardo, chi sei e di cosa ti occupi?

Ciao Francesca, per lavoro mi occupo da più di 15 anni di stampa editoriale illustrata. L’azienda in cui lavoro – la Società editoriale Grafiche AZ – ha quasi 50 anni di esperienza nel settore ed è specializzata nella stampa di albi illustrati. Nello specifico, accompagniamo gli autori che si rivolgono a noi in tutte le fasi di sviluppo del progetto: dalla creazione del file pronto per la stampa alla confezione e rilegatura, fino alla spedizione del libro, grazie alla collaborazione con le maggiori catene di distribuzione.

Sono sposato e sono papà di due ragazzi fantastici, Filippo che ormai ha 12 anni e Giorgia di 5.

Mi piace viaggiare e mi reco spesso all’estero, non solo per motivi di lavoro. Sono curioso di natura e mi affascinano le altre culture, vedere come vivono le altre persone, capire cosa pensano.

Nel tempo libero curo con passione e, direi, anche con amore il mio blog help-sviluppoideeaffari.com. Nato nel 2016 come spazio web di riflessioni personali sul mondo del lavoro (economia, imprenditorialità, opportunità di business) nel corso di questi 4 anni si è evoluto e modificato. Ora parlo più spesso di dinamiche relazionali e argomenti di natura filosofica, antropologica, sociologica: che cos’è la felicità, cos’è l’amore perfetto, come combattere l’ignoranza sono alcuni dei temi di cui ho parlato ultimamente.

Nel mondo d’oggi, digitale e iperconnesso, perché scommettere sul libro illustrato?

A differenza dei device come smartphone, tablet, laptop, il libro è un oggetto analogico. Può sembrare antiquato e sorpassato, ma al contrario è in grande sintonia con l’essere umano. Pensate all’odore della carta, alla sensazione che vi danno i fogli al tatto, immaginate il peso del manufatto… Quale altro apparecchio tecnologico è in grado di suscitare queste stesse sensazioni?

Questo è tanto più vero per l’albo illustrato, in cui i colori giocano un ruolo fondamentale. Pensate a una giornata grigia, plumbea, piovosa o nebbiosa, quando tutto ciò che ci circonda è spento e vira al grigio. Quando viviamo nel grigio, diventiamo immediatamente tristi e malinconici. Se ci attorniamo di cose colorate e vivaci, ci sentiamo subito meglio. Questo accade perché noi abbiamo il colore dentro.

I libri illustrati con i loro colori e la loro allegria sono un cibo per la nostra anima. A tutte le età!

Leonardo Aldegheri e “Nella testa di Alice”

Come è nata la storia di Alice?

Non ci crederai, ma la storia di Alice è nata in 15 minuti durante un convegno a cui partecipavo come uditore. Stavo prendendo appunti sul mio taccuino, quando un relatore ha detto una frase che mi ha fatto scattare qualcosa.

Quello che pensate può incidere sulla vostra realtà. Quindi sforzatevi di pensare positivamente.

In quel preciso istante, mi sono domandato come comunicare ai bambini (non solo ai miei, ma a tutti i bimbi) l’idea che se sono consapevoli di ciò che pensano possono cambiare la realtà che li circonda.

Immediatamente ho visualizzato l’immagine di una bambina di 4-5 anni con tantissimi pensieri per la testa, che ad un certo punto si accorge che quello che pensa modifica il suo quotidiano in modo meraviglioso.

C’è un passaggio nella storia in cui Alice si sente triste e arriva un temporale. Alice potrebbe diventare ancora più triste e invece cosa fa? Volta l’ombrello e da questo semplice gesto nasce una fantastica opportunità.

Ovviamente Alice ha i tratti della mia Giorgia, ma sulla scelta del nome ha avuto il suo peso Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll. Così come non posso non citare un albo illustrato evocativo e potentissimo che ha giocato un ruolo nello sviluppo della storia: è Nel paese dei mostri selvaggi di Maurice Sendak.

Come sei arrivato a pubblicare Nella testa di Alice?

Scritta la storia mi sono messo alla ricerca di un illustratore. Avevo ben in mente quale doveva essere l’obiettivo finale: un albo illustrato coloratissimo, solare e vivace.

Per uno di quei casi fortunati che a volte capitano nella vita ho incontrato Stefano Arturi, un giovanissimo illustratore di Brescia e ho ritrovato nelle sue tavole lo stile e i colori che avevo immaginato per il mio albo.

Poi è stata la volta di cercare un editore e ho sottoposto il mio progetto editoriale a La Margherita edizioni di Milano, specializzata in albi illustrati per bambini. Il progetto è piaciuto ed ecco che “Nella testa di Alice” sta per uscire sul mercato editoriale!

Tre buoni motivi per comprare, e soprattutto leggere “Nella testa di Alice”!

Il primo: perché è coloratissimo e porta gioia a tutti, grandi e bambini. Anche solo avendolo tra le mani e sfogliando le pagine vi accorgerete di quanta energia sprigiona!

Il secondo: nel momento in cui inizierete a leggere la storia, sono certo che seguirete i pensieri di Alice e la seguirete dappertutto, al mare, in mezzo alla natura, in città, perfino nello spazio!

Il terzo: “Nella testa di Alice” è un libro magico, nel senso che ti lascia una magia dentro. E’ un libro che ti fa lavorare su te stesso senza nemmeno che tu te ne renda conto.

Leonardo Aldegheri e i libri

In questa società in cui le immagini sembrano veicolare meglio e più velocemente le informazioni, a cosa servono i libri?

La scienza ci dice che il nostro cervello funziona per immagini. Prima visualizziamo un’immagine e successivamente la decliniamo in un pensiero. Certamente le immagini sono un modo di pensare e di conoscere più veloce rispetto alla parola scritta.

Oltretutto, i libri sono considerati qualcosa di vecchio e “palloso”, perdonatemi il termine, ma è perché a scuola spesso ce li fanno vivere così.

In realtà il libro è uno strumento potentissimo. Al contrario dei film e dei videogiochi che intrattengono lo spettatore o il giocatore, il libro è uno strumento che richiede un’interazione e induce il lettore a fare qualcosa. Nel momento in cui leggi, molte facoltà della mente si mettono in azione e il cervello, che è plastico, cresce e si espande.

Un libro si vive, si sperimenta, ci fa fare esperienze… Mi piace pensare che sia cibo sano per la mente!

Il libro, in buona sostanza, è utile e costa poco. Perché diventi un oggetto cool bisogna che passi l’idea che “leggere è figo”!

Grazie Leonardo! Ti saluto con la domanda che faccio a tutti coloro che intervisto. Qual è il libro per bambini che ti è piaciuto di più e che consiglieresti ai lettori di Libringioco?

Consiglio a tutti, non solo ai bambini, ma anche ai ragazzi e agli adulti, Mappe delle mie emozioni di Bimba Landmann, una sorta di silent book edito nel 2019 da Camelozampa.

In questo grande albo illustrato la Landmann propone una serie di mappe inedite e originali che non sono altro che le mappe della nostra interiorità.

Mappe delle mie emozioni è un albo che ha qualcosa di ancestrale e va a stimolare le emozioni profonde dell’essere umano: dalla speranza, alla rabbia, dalla gioia alla tristezza, fino all’amore.

I contatti

Trovate Leonardo su Facebook https://www.facebook.com/leonardo.aldegheri

Ecco, invece, il link per acquistare il suo libro su Amazon https://amzn.to/31LaHxm