Giorni difficili, quelli che stiamo vivendo. In TV vediamo immagini terribili che arrivano dall’Ucraina. Carri armati che invadono le strade di città fino a poche settimane fa pacifiche e operose. Bombardamenti che radono al suolo interi quartieri. Treni stipati di persone costrette a fuggire lontano. Soprattutto cadaveri, anche di bambini e ragazzi che a quell’età dovrebbero solo andare a scuola e divertirsi.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia mi ha risvegliato l’interesse per un romanzo storico che era da tempo nella mia personale lista di lettura ma che per un motivo o per l’altro non avevo ancora letto. Si tratta di “La sfolgorante luce di due stelle rosse” di Davide Morosinotto, edito da Mondadori nel 2017 e quindi non nuovissimo, ma da adattissimo a questi giorni, perché racconta la follia della guerra vista dagli occhi di due adolescenti.
Le due stelle rosse sono Nadya e Viktor, due gemelli dodicenni divisi durante l’assedio di Leningrado da parte dell’esercito di Hitler, che durò 900 giorni.
Il libro è strutturato in modo che i lettori possano seguire ciò che succede a Nadya e Viktor nell’inverno del 1941 grazie ad alcuni quaderni donati loro dal padre e scritti come fossero pagine di diario. Le avventure (viaggi, luoghi diversi, nuovi amici o semplici compagni di disgrazia) sono quindi raccontate da due voci, così come due sono i punti di vista che si alternano sulla vicenda storica. Gli autori dei testi sono graficamente riconoscibili dal colore dell’inchiostro che usano: Viktor scrive in rosso “il colore comunista”, Nadya in nero.
A questa coppia di voci si aggiunge quella (posteriore alla vicenda) del colonnello Smirnov, funzionario dell’Alto Commissariato degli Affari Interni, incaricato di leggere i quaderni per giudicare se le azioni dei due fratelli in quell’inverno del ’41 siano state meritevoli di un encomio o di una pena.
Dopo Il Rinomato Catalogo di Walker & Dawn Davide Morosinotto ci regala una storia epica sulle atrocità della guerra, le assurdità del totalitarismo, l’eroismo e lo spirito di resistenza di due ragazzini sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale.
Da leggere (o rileggere) assolutamente, non solo per coltivare la memoria di quello che è stato, ma soprattutto per ricordarci che le guerre non riguardano solo i paesi che combattono e gli eserciti che si affrontano, ma tutta l’umanità.
Il riassunto di “La sfolgorante luce di due stelle rosse” di Davide Morosinotto
Viktor e Nadya sono due gemelli di dodici anni e vivono a Leningrado insieme ai loro genitori, studiosi e conservatori al museo dell’Ermitage.
La loro vita scorre serena fino a quando la Russia viene invasa dall’esercito nazista di Hitler. Improvvisamente il padre è richiamato alle armi per la difesa della città e alla madre è chiesto di lavorare giorno e notte per mettere in salvo i tesori del museo. Bambini e ragazzi vengono caricati su treni speciali che li portano in località lontane dal fronte e quindi più sicure.
I genitori fanno promettere a Viktor di non perdere di vista la sorella, ma sfortunatamente le loro strade si dividono il giorno stesso della partenza, quando vengono caricati su due treni – Nadya il 76 e Victor il 77 – che hanno destinazioni diverse. Da quel giorno saranno costretti a cavarsela da soli, affrontando i pericoli della guerra e le insidie del gelido inverno russo.
Giunto nella città di Kazan, nella Repubblica del Tatarstan, Viktor vive in un kolkhoz, una fattoria collettiva dove la terra e gli strumenti agricoli sono di tutti. Qui, casualmente viene a sapere che il treno 76 è stato bombardato dai nazisti a Mag, appena fuori Leningrado, e che tutti i passeggeri sono morti.
Eppure, Viktor sa che le cose non stanno come la Pravda le racconta: il legame viscerale con la gemella gli dice dice che Nadya è ancora viva. Così fugge dal kolkhoz insieme ad alcuni compagni per un lungo viaggio di ritorno a Leningrado, pieno di pericoli e ostacoli. Intanto, anche Nadya legge sul giornale la notizia del treno 76 e scrive sul suo diario:
Quello scemo di mio fratello verrà a cercarmi. Perché, anche se non è vero, lui pensa di avere dei poteri paranormali, quindi non crederà mai che sono morta.
Perciò decide di restare dove si trova e difendere la posizione finché suo fratello la ritroverà.
Viktor sopravvive alla detenzione nel terribile gulag di Rybinsk, alla traversata della campagna russa nell’inverno più gelido di sempre, alla morte dell’amico Ilya, a un grave incidente che gli porta via tre dita della mano destra, alla presa di Tikhvin dove è ricoverato, spinto solo dalla certezza che Nadya è viva ed ha bisogno di lui.
Intanto Nadya, rinchiusa nell’isola-fortezza di Oresek nel mezzo del lago Ladoga, a una 30 di chilometri da Leningrado, sopravvive ai bombardamenti e alle pallottole dei cecchini, alla fame, al freddo e alle malattie, resiste eroicamente ai nazisti, impara a sparare, vede cose che nessuno (tantomeno i bambini e i ragazzini) dovrebbe vedere mai: i rastrellamenti, le torture, le impiccagioni.
La resistenza alla fame, al freddo e alle malattie, il contatto quotidiano con feriti e morti, la lotta per la sopravvivenza segnano la fine della spensieratezza e, con essa, dell’infanzia. Quando Viktor e Nadya si ritrovano, sono gli stessi ma, al tempo stesso, sono radicalmente cambiati. E non solo perché hanno un anno di più. Un anno, in fin dei conti, non è nulla. Ma per essere sopravvissuti da eroi al drammatico assedio di Leningrado e alla Campagna di Russia tra il 1941 e il 1942.
La recensione di “La sfolgorante luce di due stelle rosse” di Davide Morosinotto
Mi sono innamorata delle doti narrative di Davide Morosinotto quando ho letto Il rinomato catalogo Walker & Dawn e da allora cerco di non perdermi i suoi romanzi, perché la sua capacità di creare degli intrecci narrativi è davvero incredibile.
In questo romanzo l’autore racconta in modo coinvolgente e avventuroso l’invasione della Russia da parte dei nazisti, le operazioni di guerra sul fronte orientale, l’assedio di Leningrado, la propaganda nazista e quella comunista. In poche parole racconta quel che accadde nel terribile inverno del 1941 nelle pianure e i laghi ghiacciati della Russia facendo finta che a parlare siano due adolescenti.
La ricostruzione storica è precisa e ai lettori non viene risparmiato nulla delle atrocità della guerra e delle assurdità del totalitarismo: i rastrellamenti casa per casa, l’impiccagione degli ebrei a pali che loro stessi erano stati costretti ad innalzare, le violenze gratuite sui civili inermi, perfino gli atti di cannibalismo.
Ho pensato che la guerra in fondo è proprio questo: persone normali che commettono normali cose terribili
L’alternanza delle due voci e il fatto che in molte pagine di diario manchi la data potrebbe far pensare che la ricostruzione degli eventi sia difficoltosa. In realtà, gli appunti del colonnello Smirnov a margine delle pagine hanno il compito di dare un filo logico alle vicende e spesso ricostruiscono la cronologia dei fatti scritti da Viktor e Nadya. Con un effetto anche divertente, quando Smirnov abbandona il suo linguaggio “burocratese” e commenta i fatti e le azioni a modo suo!
Il libro non è solo una ricostruzione tra storia e finzione dell’assedio di Leningrado. Le pagine di diario sono piene di sentimenti autentici che evidenziano il legame viscerale che c’è tra i due fratelli, il valore dell’amicizia, l’importanza della solidarietà per la sopravvivenza, il desiderio di libertà, la lotta eroica contro gli invasori. Nei loro diari sia Viktor che Nadya non raccontano solo gli eventi di cui sono protagonisti, ma scrivono le loro paure, le speranze, i sogni, i desideri… insomma, la loro crescita personale.
Come finisce per Viktor e Nadya? Smirnov alla fine propende per la loro innocenza. Cosa sono i reati che hanno commesso per la loro sopravvivenza se paragonati agli atti eroici che hanno compiuto per salvare la madrepatria?
Un’ultima cosa: il libro è graficamente bellissimo, grazie alle fotografie d’epoca, mappe e disegni inseriti tra le pagine dei diari.
La scheda editoriale
- Titolo: La sfolgorante luce di due stelle rosse. Il caso dei quaderni di Viktor e Nadya
- Autore: Davide Morosinotto
- Casa editrice: Mondadori
- Collana: Oscar Bestsellers
- Età di lettura: dagli 11 ai 15 anni
Se vi ho convinto a leggere La sfolgorante luce di due stelle rosse di Davide Morosinotto potete cercarlo in biblioteca e prenderlo in prestito. E’ anche disponibile il digital landing sulla piattaforma MLOL, a cui ci si può iscrivere gratuitamente.
In alternativa, potete acquistarlo in libreria, sul sito dell’editore oppure farvelo arrivare direttamente a casa vostra da Amazon https://amzn.to/3GdTcqx.
Questo libro mi è piaciuto perché Viktor cerca sempre sua gemella Nadya e quando viene a sapere che il treno 76 è stato bombardato lui sente che sua gemella non è morta. Infine sono rimasto colpito dalla speranza che aveva Viktor cioè di rincontrare sorella.
Il libro mi ha colpito, per la durezza dei fatti raccontati, che sebbene visti dagli occhi di bambini, è lo stesso molto atroce
Soprattutto fa riflettere su quanto l’uomo può essere malvagio e crudele.
Il libro è scritto in modo molto ordinato, infatti ne facilità la lettura, rendendolo simile a un discorso tra i fratelli e il loro “diario”.
Gian Luca Cardace 3’D
Questo libro mi è piaciuto molto.
La storia e i personaggi sono ben scritti.
Durante la lettura mi sono affezionato ai personaggi e mi è piaciuto il modo in cui entrambi i fratelli narrano la storia sotto il loro punto di vista con due colori diversi.
Lo consiglio a chiunque è un lettore appassionato ai libri che parlano delle guerre del passato.
Il libro mi è piaciuto molto, la lettura è scorrevole, la cosa che mi è piaciuta di più è stato il coraggio di Victor che nonostante tutto quello che stava accadendo lui andava avanti in cerca di sua sorella, in più il libro mi ha fatto comprendere quello che succedeva durante la seconda guerra mondiale.
GRUPPO PIGIAMINI
Ho trovato questo libro molto interessante perché mi ha raccontato la storia di due ragazzini che hanno passato la guerra in modo atroce sia dal punto di vista salutare ma soprattutto dal punto di vista familiare.
La storia viene raccontata in modo molto chiaro e comprensibile e fa capire le cose crudeli che purtroppo sono successe sia agli adulti e sia ai bambini.
(gruppo pigiamini: Alessandro, Matteo, Nataliya, Margherita C, Chiara, Giuseppe).
GRUPPO POWER RANGERS
Ho trovato questo libro appassionante perché i due protagonisti Victor e Nadya, due gemelli, raccontano attraverso un diario la loro storia vissuta durante la Seconda Guerra Mondiale.
La lettura è molto scorrevole e mi intriga a proseguire la lettura svelandomi i loro pensieri, i segreti e gli stati d’animo.
Questo libro mi ha davvero colpito. Parla di due ragazzi di dodici anni che nonostante le atrocità di quel tempo e la loro piccola età non hanno perso la forza di andare avanti, continuando a sperare che un giorno sarebbe finito tutto per il meglio.
Attraverso le loro parole si riesce a percepire tutto il dolore che provavano a causa della loro lontananza. Tutto quello che viene raccontato e descritto nel libro è molto preciso e dettagliato.
– I fenicotteri –
Grazie Margherita! Tutto quello che viene raccontato non solo ci aiuta a conoscere il passato, ma può farci riflettere anche sul nostro presente
Questo libro ci è piaciuto perché ho visto la guerra avvenuta in quegli anni da un punto di vista di due ragazzini. Tramite questo libro abbiamo capito la situazione dei ragazzini che vengono deportati via dall’Ucraina. (Gruppo 2:Camilla, Ellen, Stefano, Andrea, Tais, Giulia)
Grazie Camilla, davvero i libri possono aiutarci a capire la realtà che ci circonda!