Eks&Tra è un’associazione bolognese che ha come scopo la diffusione della conoscenza dell’immigrazione nelle scuole attraverso gli scritti dei migranti. Il nome che si è data evoca la provenienza da altri paesi (Eks=ex) & l’arrivo tra noi (Tra), con tutte le difficoltà e le opportunità che gli incontri portano con sé. Cosa c’entra con me? Ora ve lo dico…

Nel corso degli anni Eks&Tra ha raccolto più di mille e ottocento scritti di migranti, organizzato convegni, promosso incontri tra autori e studenti, organizzato un Forum internazionale sulla letteratura della migrazione, che rientra nel programma di formazione dei mediatori culturali e degli insegnanti. Dal 2012 collabora col Dipartimento di Filologia classica ed Italianistica dell’Università di Bologna per l’attivazione di un laboratorio di scrittura creativa interculturale.

A questo laboratorio, quest’anno, ho partecipato pure io! Cosa ne è nato? Intanto l’incontro speciale con WuMing2 e il Prof. Pezzarossa. Poi non uno, ma ben due racconti su un altro incontro speciale. Quello avvenuto molti anni fa, in un luogo a me caro.

Tra il 1945 e il 1947 le Nazioni Unite sovvenzionarono l’U.N.R.R.A. un progetto che consisteva nell’allestimento di campi di accoglienza per i sopravvissuti ai campi di concentramento. Dei quasi 30.000 profughi assistiti, buona parte transitò per i campi del Salento, in particolare nel Campo 34 di Santa Maria al Bagno.

L’accoglienza che i salentini riservarono ai profughi fu eccezionale, tanto che il 25 gennaio 2005, in occasione della Giornata della Memoria, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha conferito alla Città di Nardò la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione:

“Negli anni tra il 1943 ed il 1947, il Comune di Nardò, al fine di fornire la necessaria assistenza in favore degli ebrei liberati dai campi di sterminio, in viaggio verso il nascente Stato di Israele, dava vita, nel proprio territorio, ad un centro di esemplare efficienza. La popolazione tutta, nel solco della tolleranza religiosa e culturale, collaborava a questa generosa azione posta in essere per alleviare le sofferenze degli esuli, e, nell’offrire strutture per consentire loro di professare liberamente la propria religione, dava prova dei più elevati sentimenti di solidarietà umana e di elette virtù civiche.”

Un esempio che deve farci riflettere, anche ora, su chi vogliamo essere e su cosa vogliamo fare.

Se vi va, potete leggere i racconti sul sito di Eks&Tra. Per quel che mi riguarda, grazie a Luana Pagano per aver scritto con me a quattro mani “La scelta di Sam” . E grazie anche al collettivo Ultima Oliva (Tania Bergamelli, Daniela Masini ed Enrico Losso) per avere sposato la causa e scritto a sei mani “Più piccolo persino delle stelle”.