Le mani di Anna è un albo illustrato ricco di stimoli e suggestioni che si legge su due piani paralleli. Da un lato c’è la storia di Anna, o meglio delle sue mani, che Sarah Zambello ci racconta a parole. Dall’altro c’è la ri-scrittura visiva che Daniela Iride Murgia fa del testo e che ci ri-racconta la storia di Anna con un altro linguaggio.

Il risultato è un libro illustrato che ci costringe (piacevolmente) a una doppia lettura: prima il testo poi le immagini, o viceversa. Oppure a muovere lo sguardo avanti e indietro sulle tavole per scoprire tutto quello che le parole e le immagini vogliono davvero raccontarci.

Nonostante sia protagonista di due narrazioni – una a parole e l’altra a immagini – Anna non appare mai nella sua interezza. Di lei conosciamo solo le mani e le gambette sottili, che terminano in due piccole scarpe di vernice rossa.

Eppure attraverso le sue mani, i suoi occhi e il suo olfatto alla fine della storia abbiamo l’impressione di conoscere tutto di lei e del suo piccolo meraviglioso mondo incantato, che a pensarci bene è anche il nostro.

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Il riassunto di “Le mani di Anna”

Anna è una bambina silenziosa, osservatrice, gentile con tutte le creature. Ama stare in giardino, ma in disparte, perché gli altri bambini non giocano mai con lei, la tengono a distanza e la giudicano “strana”.

Perché Anna è diversa? Perché quando armeggia con forbici, pinzette e fazzoletti le sue labbra si muovono e parlano una lingua silenziosa che solo le piante e gli animali sanno comprendere? Oppure perché conosce il misterioso potere dei fiori e delle erbe spontanee?

Anna sa che ogni pianta ha un potere benefico e per questo raccoglie con tanta cura le erbe e i fiori del giardino del suo condominio.

Dona l’iperico, il fiore della felicità, al signore del quarto piano che soffre di ansia e depressione. Agita un mazzo di erba pennina per scacciare l’ansia della portinaia. Nasconde i fiori di biancospino nel passeggino del bimbo del primo piano, perché non faccia più incubi. Anna sa scegliere l’odore adatto a ogni vivente, perché sa che il respiro, in fondo, non è che la ricerca di un altro odore da sentire.

Quando scende la sera, Anna ripone i suoi attrezzi e sale al settimo piano, dove l’attendono una vecchina sola, di cui nessuno conosce il nome, e un piatto di minestrone. Ancora una volta non servono parole, perché nel silenzio e negli sguardi c’è già tutto quello che c’è da sapere.

La recensione di “Le mani di Anna”

Le mani di Anna è un albo illustrato pacato, che va letto prendendosi il tempo sufficiente a leggere la storia fin nelle pieghe più nascoste e a esplorare i particolari delle immagini.

Di Anna non sappiamo nulla: né quanti anni ha, né con chi vive, né qual è il suo aspetto. Sappiamo però che ha il dono raro di conoscere il potere misterioso che si nasconde nella natura più ordinaria. Quelle che allo sguardo disattento dei più non sono che erbacce, nelle sue mani diventano medicine per lo spirito, in grado di calmare ansie, preoccupazioni, frenesie, paure.

Anna è diversa dagli altri bambini e per questo viene emarginata. Questo il prezzo che deve pagare chi, al giorno d’oggi, vuole vivere davvero a contatto con la natura, rispettandone i tempi e i silenzi e il delicato equilibrio.

Le mani di Anna è un libro poetico, che ci invita a rallentare e a guardarci attorno, per cogliere la ricchezza della natura e scoprirne i fantastici benefici.

La immagini di Daniela Iride Murgia non accompagnano semplicemente il testo, ma raccontano la storia di Anna utilizzando un altro linguaggio, evocativo e immaginifico al tempo stesso. Insetti, piante, sassi, fiori e in genere tutti gli elementi naturali sono tratteggiati in modo allo stesso tempo realistico e iconico.

Lo scarafaggio, la lucertola, la lumaca, le formiche sono fissate in un attimo eterno, come che gli esemplari disegnati parlassero per tutta la specie e ci dicessero di fermarci un attimo a guardarli, a contemplare la loro perfezione, a conoscerli meglio, per aver cura di loro e di tutto il creato. E così le foglie, i fiori, i fili d’erba che si muovono al vento e cedono mille profumi e odori.

Anna non parla mai, è una presenza silenziosa. Al suo posto parlano le mani, con dei gesti che ricordano molto da vicino la LIS, la lingua italiana dei segni adottata per comunicare con le persone portatrici di disabilità uditive. 

La scheda editoriale

  • Titolo: Le mani di Anna
  • Autore: Sarah Zambello
  • Illustratore: Daniela Iride Murgia
  • Casa editrice: Bacchilega Junior
  • Età di lettura: dai 6 anni
  • Consiglio di lettura: A tutti coloro che vogliono riscoprire le meraviglie della natura che ci circonda

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Sul sito dell’editore ci sono 8 tavole da guardare in anteprima.