Lettere dall’Universo di Erin Entrada Kelly è il tipico romanzo di formazione da consigliare ai ragazzi ma che anche gli adulti farebbero bene a leggere, perché mostra uno spaccato realistico della nostra società.
Bullismo, emarginazione, solitudine, auto-emarginazione sono tematiche attualissime sia in ambiente scolastico che familiare. Così come il tema delle fragilità e delle paure, che spaventano o quanto meno mettono a disagio in una società che non ammette la debolezza e la sconfitta.
I protagonisti della storia sono quattro ragazzi, unici, fragili e spaventati come tutti, che il destino decide di unire e trasformare, al termine di una vicenda particolare.
La copertina illustrata della edizione italiana dà qualche indizio di ciò che accade nel libro, anche se non è così comprensibile come la copertina della versione originale. Due ragazzine e un cane guardano verso il fondo di un crepaccio (che in realtà è un pozzo) e si accorgono che lì sotto c’è un ragazzo…
Lettere dall’universo è il secondo romanzo di Erin Entrada Kelly tradotto in italiano, dopo quello d’esordio Fai la prima mossa. Negli Stati Uniti l’autrice, con Lettere dall’universo, si è aggiudicata nel 2018 la Newbery Medal che, insieme alla Caldecott Medal, rappresenta il più prestigioso premio di letteratura per ragazzi.
Il riassunto di “Lettere dall’universo” di Erin Entrada Kelly
Virgil Salinas è un undicenne gracile, timido e insicuro. La sua fragilità ha molte cause. I genitori e i fratelli sono persone vincenti: hanno personalità incontenibili, fisici prestanti, sono sportivi, conducono una vita sociale attiva. Virgil invece “non esce mai dal guscio” tanto che la madre si rivolge a lui chiamandolo Tartaruga.
A scuola Virgil è emarginato e bullizzato da un suo compagno Chet Bullens, soprannominato il Toro, che gli dà della femminuccia per la sua gracilità o del mongoloide perché a 11 anni non sa le tabelline.
Così, a volte Virgil vorrebbe semplicemente sparire dalla faccia della terra, vorrebbe che un sasso lo inghiottisse e lo rendesse invisibile a tutti.
Eppure non è il fallimento totale che crede di essere. Ad esempio, ha un universo di sentimenti dentro di sé. Ama sua nonna Lola, l’unica in casa a chiamarlo con il suo nome. Ha un porcellino d’India – Gulliver – a cui racconta tutto e vorrebbe per lui un compagno di giochi per non vederlo morire solo. E’ innamorato di Valencia Somerset, una ragazzina sorda dalla nascita, intelligente e determinata, alla quale però non ha mai rivolto la parola.
Anche Valencia ha le sue paure, che non riguardano il fatto di essere sorda e portare gli apparecchi acustici. La cosa che la spaventa è il fatto di non essere presa in considerazione e il suo incubo ricorrente è quello di restare l’unica persona sulla faccia della terra. A parte questo, è avventurosa e piena di coraggio, dinamica e irascibile, appassionata e sicura.
Poi c’è Kaori Tanaka, una ragazzina forte e silenziosa che legge le stelle e prevede il futuro utilizzando i cristalli. Di professione chiaroveggente, Kaori legge i dettagli con gli occhi del cuore e sa che nell’universo tutto è connesso e che le stelle mandano segnali a chi sa ascoltarli. L’Universo – dice Kaori – ci manda delle lettere. Alcuni le leggono, altri no.
Infine c’è Chet Bullens che di problemi ne ha un sacco, ma non vuole ammetterlo e li nasconde dietro un atteggiamento prevaricatore e prepotente. Schiacciato dalla personalità del padre, gretto, arrogante, maleducato, Chet nasconde le sue paure dietro la maschera da bullo per non deludere il genitore.
Un pomeriggio Virgil esce di casa con Gulliver per raggiungere Kaori e Chet gli tira un brutto scherzo. Gli ruba lo zaino dove Gulliver riposa e lo butta dentro a un pozzo. Può Virgil lasciare morire di fame e sete il suo piccolo amico? Certamente no! Ecco quindi che Virgil scende nel pozzo, ma arrivato nel fondo non riesce più a risalire…
Da questo momento i destini di Virgil, Chet, Valencia e Kaori si intrecciano in modo indissolubile. E’ una coincidenza oppure ha ragione Kaori e nulla accade per caso e tutto è scritto dall’Universo?
Pensare a una persona e vedersela comparire davanti dava una sensazione curiosa. Quasi i pensieri prendessero vita. Deve essere il destino, si disse Virgil. Non sapeva se ci credeva, nel destino, ma aveva un senso. Come spiegare una coincidenza del genere? In undici anni, prima di quel giorno, non aveva mai visto Valencia Somerset fuori della scuola. «Le coincidenze non esistono».
La recensione di “Lettere dall’universo” di Erin Entrada Kelly
La lettura di Lettere dall’universo mi ha fatto riflettere su due grandi temi.
Il primo è quello dell’unicità di ogni individuo che non deve essere mortificata, ma anzi, deve essere coltivata. Fin dalle prime pagine l’autrice ci suggerisce che ogni individuo ha un’identità irripetibile che deve essere preservata.
Ognuno di noi ha pregi e difetti. C’è chi ha un handicap fisico come Valencia, ma è decisa e intraprendente e avventurosa ed equilibrata. Chi è timido e fragile come Virgil, ma è dotato di una sensibilità fuori dal comune. Chi, come Kaori, è silenziosa e non ama fare le cose che fanno i coetanei, ma ha una profondità di pensiero e di sentimenti davvero incredibile.
L’obiettivo che dobbiamo perseguire è coltivare la nostra unicità, senza uniformarci alla massa (per paura di essere giudicati “diverso” e non accettati) né farci schiacciare dai prevaricatori.
L’altro tema fortissimo che emerge nel racconto è quello dell’amicizia. L’autrice racconta con ironia e tenerezza la storia di un’amicizia che nasce in modo inconsueto e imprevedibile. Quattro ragazzi che il destino unisce e il loro incontro insegnerà qualcosa a ciascuno di loro: per qualcuno sarà la voglia di mettersi in gioco, per qualcun altro sarà il coraggio, per un’altra inseguire un sogno, qualcun altro farà finalmente un bagno di umiltà.
Anche noi, alla fine della lettura, avremo imparato qualcosa: che per uscire da un pozzo servono degli amici veri.
Lettere dall’universo diventerà una nuova serie Netflix.
La scheda editoriale
- Titolo: Lettere dall’universo
- Autore: Erin Entrada Kelly
- Traduttrice: Giuseppina Oneto
- Casa editrice: Rizzoli
- Collana: Narrativa ragazzi
- Età di lettura: dagli 11 anni
Se vi ho convinto a leggere Lettere dall’universo di Erin Entrada Kelly potete cercarlo in biblioteca e prenderlo in prestito. E’ anche disponibile il digital landing sulla piattaforma MLOL, a cui ci si può iscrivere gratuitamente.
In alternativa, potete acquistarlo in libreria, sul sito dell’editore oppure farvelo arrivare direttamente a casa vostra da Amazon https://amzn.to/341eNWt.
Ho letto “Lettere dall’universo” e mi ha attratto particolarmente la parte in cui Valencia, Kaori e Gen cercano Virgil e Valencia ricollega tutti i pezzi come se fosse un’indagine in un libro giallo; mi è anche piaciuto quando Virgil, bloccato nel pozzo, pensa di non farcela, ma alla fine viene salvato dalla sua “cotta” .
All’inizio, il libro non mi aveva colpito particolarmente, sembrava una storia come tutte le altre, ma appena sono cominciate le sedute con Kaori mi sono molto interessata.
Lo consiglio.
Ho letto “Lettere dall’universo” e mi ha attratto particolarmente la parte in cui Valencia, Kaori e Gen cercano Virgil e Valencia ricollega tutti i pezzi come se fosse un’indagine in un libro giallo; mi è anche piaciuto quando Virgil, bloccato nel pozzo, pensa di non farcela, ma alla fine viene salvato dalla sua “cotta” .
All’inizio, il libro non mi aveva colpito particolarmente, sembrava una storia come tutte le altre, ma appena sono cominciate le sedute con Kaori mi sono molto interessata.
Lo consiglio.
il libro all’inizio era monotono ma poi andando avanti con la storia che una persona come virgil si senta debole in con fronte chet bullens e forte. questo libro mi insegna che anche se da fuori sembriamo deboli dentro siamo forti dobbiamo solo aprirci
Ciao Andrea, grazie per il tuo commento! Hai capito molto bene il messaggio che l’autrice ha nascosto nella vicenda di Virgil
Questo lbro non mi è piaciuto molto siccome all’inizio era molto monotono e ha cominciato a piacermi solo quando Virgil era nel pozzo e anche la fine non mi è piaciuta moltissimo. Non sono nemmeno riuscita a capire bene la storia perchè la modalità d scrittura non autava
Grazie Iris per il tuo commento! Forse puoi recuperare i pezzi di storia che ti mancano leggendo il riassunto che ho scritto
Ciao! io ho veramente adorato il libro, molto anche come si susseguono le storie dei personaggi. 2 piccoli problemi:
1-Virgil é troppo centrale, cioè il risultato è bello ma se sono tante storie in trecciate devono avere tutte lo stesso “valore”
2- Chet è veramente troppo escluso, fa solo la parte del “cattivo” e non conosce neanche bene Kaori!
ammetto però che il risultato è bellissimo, rileggerei questo libro 100 volte!
scusate il ritardo, a scuola ci hanno detto che i messaggi erano validi fino a domani
Eccomi qua! L’ho validato comunque!
Il libro è stato interessante, perchè ha trattato di temi attuali come bullismo e di come bisogna affrontare e superare certe situazioni della vita.
Ottimo, Roberto! Grazie
a me mi e piacuto quando cadde nel pozzo perche da li iniziano le avventure e anche la ricerca per trovare virgil
Eh sì, giusto! Hai trovato proprio il punto da cui inizia la storia vera e propria, bravo!
Mi è piaciuto perché parla di un tema molto importante: il bullismo. Il protagonista, Virgil, debole e timido non riesce a gridare aiuto quando si trova nel pozzo ma dopo esserne uscito trova abbastanza coraggio per affrontare Chet, il bullo. Il libro mi è piaciuto, ma avrei preferito che ci fosse più azione… e ho ancora qualche dubbio sul significato del titolo.
Ciao Francesco, grazie per il tuo commento! Il titolo originale del libro è “Hello, Universe” e ci parla del fatto che siamo tutti interconnessi, nessuno di noi può pensare di non vivere in connessione con gli altri. In italiano, è stato tradotto Lettera dall’universo perché come dice Kaori l’universo ci manda dei segnali (proprio perché tutto è connesso) che spesso non cogliamo! Se vuoi, puoi consigliare il libro ai tuoi amici e sentire anche il loro parere!
Questo libro fa molto riflettere su alcuni aspetti della vita che accadono ancora oggi, infatti è pieno di messaggi importanti.
Racconta molto bene le emozioni e i sentimenti che una persona può provare, nel complesso è molto bello e ben fatto. 🚶🏼♂️
Ciao Fabrizio! Penso che sia un libro molto introspettivo: ognuno di noi ha le sue insicurezze, le sue paure. Ma l’autrice ci insegna soprattutto a tirare fuori il coraggio di affrontarle! grazie per il tuo commento
Questo libro mi piace perché ho letto che ci sono dei ragazzi fragili e a volte si ha paura ad esprimere il proprio sentimento perché ci sono ragazzi bulli che si sentono più forti e sicuri. è brutto quando ti senti preso in giro.
Hai ragione! I bulli ci sono sempre stati, bisogna avere fiducia in se stessi e non lasciarsi intimidire o schiacciare! E nel caso, confidarsi con i genitori e gli insegnanti! ti abbraccio