Come funziona il cervello durante il processo di lettura? Nella raccolta Siamo quello che leggiamo. Crescere tra lettura e letteratura Aidan Chambers risponde a questa domanda ricorrendo alle ricerche di Sebastian Wren – psicologo cognitivista americano – e Maryanne Wolf – neuroscienziata.
Leggere è faticoso
La lettura è una delle attività più complesse che il nostro cervello possa compiere, perché non siamo biologicamente stati creati per leggere. Leggere non ci viene naturale, come vedere, sentire, respirare. Leggere è un’azione complicata, che richiede sforzo e concentrazione.
Non esiste un gene associato alla lettura, perché la lettura e la scrittura sono invenzioni umane, frutto di convenzioni. Il cervello impiega tempo per imparare tutti i segni convenzionali, le loro associazioni, i loro suoni e il loro significato.

Mentre leggiamo almeno tre aree del cervello sono attive:
- la corteccia cerebrale, che elabora ciò che vediamo (lettere, parole, immagini)
- il lobo temporale, che elabora i suoni associati alle parole e alle immagini e questo avviene sia nel caso delle lettura silenziosa, sia nel caso che ascoltiamo qualcuno leggere
- il lobo frontale, che elabora il significato di ciò che vediamo, mettendolo in relazione alle informazioni che abbiamo già acquisito in passato e che sono state archiviate nel nostro cervello.
Scoprire come funziona il nostro cervello mentre leggiamo, ci spiega alcune cose di cui sicuramente vi siete accorti.
Ad esempio, perché è più semplice leggere un testo che abbiamo già sentito leggere ad alta voce. E’ perché il lobo temporale è stato come “allenato” e preparato a riconoscere quei suoni.
E anche perché un lettore forte legge meglio di un lettore debole. Perché ha già immagazzinato molte parole, frasi, testi da comparare con quelle che si trova di fronte quando legge un testo.
Come far scoprire ai bambini il piacere della lettura
Calando le teorie dei neuroscienziati nel campo della promozione alla lettura, è facile capire che l’apprendimento della lettura da parte del bambino è facilitato da tutte le attività che lo espongono alle parole, come:
- leggergli qualcosa
- mettergli a disposizione una grande varietà di libri
- conversare sulle sue letture
- parlargli, anche solo semplicemente mentre si è a tavola
- coinvolgerlo nelle discussioni
- starlo ad ascoltare
Aidan Chambers ha indagato il tema della lettura in lungo e in largo. Se ti interessa saperne di più puoi leggere anche: