Ogni volta che mi capita per le mani una storia del genere disavventure di sfigati ho grandi aspettative e non vedo l’ora di leggerla. E’ stato così anche con Olle Pappamolle di Klaus Hagerup, un libro che mi ha divertito, anzi, mi ha fatto ridere di gusto.
Perché il filone degli imbranati ha così presa sui ragazzi, gli adolescenti e gli adultescenti come me? Non mi sono fatta ancora un’idea precisa. Ci ho riflettuto e sono arrivata a una prima conclusione che le disavventure di chi è più imbranato, inadatto, disadattato, disfunzionale… di noi ci piacciono perché solleticano il nostro narcisismo.
Eppure credo che sotto sotto ci sia anche qualcos’altro.
Il riassunto di Olle Pappamolle di Klaus Hagerup
Olle Simonsen è quello che vede ritratto in copertina: uno sfigato.
Magro è magro, non c’è che dire. Occhiali da miope con montatura da nerd. Abbigliamento monocolore, blu per la precisione, il colore della tristezza, della malinconia. Giornale sottobraccio e letterina in mano. Schiena gobba, andatura goffa.
Se madre natura non è stata generosa con lui, in compenso la vita si è messa d’impegno per trattarlo da schifo.
Sua mamma non c’è più da tempo. Suol babbo, Mons Simonsen, è un omino impacciato e ansioso, iperprotettivo e ipersensibile.
Avrà almeno un hobby divertente, direte voi? Mhmhmh… No, la cosa più eccitante che fa è collezionare autografi.
C’è dell’altro? Sì, c’è dell’altro. Olle ha paura di tutto. E’ un fifone di prima categoria. Soffre di vertigini e ha paura del buio; per niente al mondo prenderebbe l’ascensore; lo spaventano anche i ragni più piccoli e i cagnetti. Per non parlare delle ragazze: quelle lo terrorizzano.
Per questo quelle carogne dei suoi compagni gli hanno affibbiato l’etichetta di Pappamolle.
Olle prova in tutti i modi a scrostarsi di dosso questa etichetta e ad essere accettato e il suo unico vero amico – Sigmund – ce la mette tutta per aiutarlo a superare le sue inibizioni. Eppure sembra non basta. Olle quindi è costretto ad abbozzare, a dissimulare, a inventare delle scuse, a fingere. Ma più balle racconta, più le situazioni si complicano.
Durante una gita in montagna Olle ha l’occasione di recuperare credibilità agli occhi dei compagni. Nella baita dove la comitiva alloggia arriva inaspettatamente Diana Mortensen, diva televisiva.
Riuscirà a recuperare autorevolezza oppure si caccerà nell’ennesimo pasticcio?
La recensione di di Olle Pappamolle di Klaus Hagerup
Olle Pappamolle è una lettura lieve, divertente, che ci riconcilia con l’adolescenza o l’adultescenza.
Perché è vero che Olle è uno sfigato, un perdente, un pasticcione. E’ vero che più si danna per avere una vita normale e più si incasina. Ma è altrettanto vero che la sua voglia di ripartire, di migliorare, di emergere, di farsi accettare ce lo rendono simpatico e ci fanno fare il tifo per lui.
Perché alla fine, fare il tifo per gli ultimi è un po’ fare il tifo anche per noi stessi.
La scheda editoriale
- Titolo: Olle Pappamolle
- Autore: Klaus Hagerup
- Casa editrice: Salani
- Età di lettura: dagli 11 anni
- Consigli di lettura: a chi piacciono le storie di ragazzi imbranati e pasticcioni narrate con ritmo e humor
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Bella la trama, scritto bene ma ma gli mancava quel qualcosa in più che rende un libro eccezzionale
😀 grazie Simone
Il libro é scritto veramente molto bene, non é stato uno tra i miei preferiti peró é molto bello
È un libro molto bello che mi ha fatto più volte sorridere per le originali e incalzanti avventure del protagonista che si ritrova spesso coinvolto in situazioni imbarazzanti per la sua timidezza e le sue molteplici paure. Ho apprezzato la conclusione del libro in quanto raccontando tutta la verità Olle pone le basi per un cambiamento della sua personalità.
Questo libro è molto bello.però io sono l incontrario di olle io non riesco a dire troppe bugie…perchè mi sento molto male dopo.Io sono molto aperta con tutti e molto sociale. Per fortuna alla fine sconfigge la timidezza e diventa un ragazzo onesto.
questo libro mi è piaciuto ma non perché mi ritrovo nella personalità di olle anzi, io sono il contrario:sono solare, estroversa, mi piace ridere, non riesco a dire le bugie e ho molti amici. Mi è piaciuto perché è scritto molto bene e anche perché mi sono divertita a leggere le lettere che scriveva il protagonista piene di bugie e ho pensato a come sarebbe la mia vita se riuscissi a mentire
..sarebbe incasinata come quella di Olle. E poi: sempre in ansia!
Questo libro è un CAPOLAVORO!!!!!!!!!! Personalmente non mi ritrovo nella descrizione di Olle, nel senso che io sono una ragazza molto aperta a fare nuove amicizia, ho sempre il sorriso sulle labbra e ho molti amici, però sono riuscita a immedesimarmi bene nel personaggio e a volte ho anche immaginato come sarebbe stata la mia vita se fossi stata come Olle. E poi alla fine come in tutti i grandi libri, ma del resto anche nella vita”tutti i nodi vengono al pettine” e Olle sconfigge la sua timidezza e rivela tutta la verità. Questo è un grandissimo passo avanti per lui!!!
Grazie Sara!!! 😉
questo libro mi è piaciuto perchè anche io come olle sono fifone,anche se non tanto quanto lui.mi è piaciuto anche perchè olle e sigmund sono molto divertenti,ogni capitolo con loro è stato emozionante e non vedevo loro di sapere come finiva.mi è piciuto soprattutto il finale quando olle si rivela a fanny.
Magari non sei fifone, sei solo prudente! 😉