Perché hai due papà? di Francesca Pardi è un albo coraggioso perché affronta il tema delle famiglie omogenitoriali e della maternità surrogata (il cosiddetto “utero in affitto”).
Insieme alla moglie Maria Silvia Fiengo, Francesca ha fondato la casa editrice Lo Stampatello specializzata in temi complessi, come l’omoaffettività e l’omogenitorialità.
Lo hanno fatto prima di tutto per colmare un vuoto nell’editoria infantile, perché i bambini che vivono con due papà, due mamme oppure con i nonni imparino a non sentirsi “diversi”. E lo hanno fatto anche per mostrare concretamente che gay non è una parolaccia.
Ho letto questo albo dopo aver letto Perché hai due mamme? Entrambi gli albi affrontano il medesimo argomento, ma da punto di vista diverso. Oltretutto, alla fine di questa storia c’è un filo che si riannoda.
Il riassunto di “Perché hai due papà?”
Franco e Tommaso sono una coppia – proprio come Meri e Franci che abbiamo conosciuto in Perché hai due mamme? – e vogliono formare una famiglia.
Anche a loro – come a Meri e Franci – manca un semino (quello femminile), perciò partono per l’America e incontrano Nancy.
Nancy ha già quattro figli – Cassie, Paige, Christian e Grace – ma aiuta comunque Franco e Tommaso a realizzare il loro sogno, donando loro il semino mancante. Dopo nove mesi Nancy partorisce Lia, che è stata ospitata nella pancia di Nancy ma è figlia di Franco e Tommaso, e con loro torna in Italia.
Dopo qualche anno, Franco e Tommaso si rivolgono di nuovo a Nancy che li aiuta a far nascere anche Andrea.
Alla fine, anche Franco, Tommaso, Lia ed Andrea sono una famiglia e hanno ritmi simili alle altre famiglie: uno dei due genitori porta Lia a scuola e l’altro accompagna Andrea all’asilo; uno dei due porta la grande a danza, mentre l’altro va a recuperare il piccolo; in estate, si parte tutti per il mare e si gioca in acqua tutto il giorno.
E Nancy? Quando i bambini dormono, i due papà accendono il computer e raccontano a Nancy come stanno crescendo!
La recensione di “Perché hai due papà?”
Come in Perché hai due mamme? anche in questo albo è chiaro il messaggio dell’autrice: Lia e Andrea crescono sani e felici come tutti gli altri bambini che sono amati dai loro genitori, e poco importa se la loro è una famiglia eterogenitoriale o omogenitoriale.
Ho apprezzato la lettura di questi due albi anche per altri motivi. Ad esempio per la capacità di Francesca Pardi di ricondurre l’eccezionalità delle famiglie omogenitoriali nel solco di una vita fatta di ritmi ripetitivi, riti scontati, di una quotidianità “normale” e per il suo sforzo di mostrare che il significato e il funzionamento della famiglia omogenitoriale non si discostano da quelli della famiglia tradizionale.
Non c’era bisogno di spiegarlo ai bambini; forse c’era ben più bisogno di spiegarlo agli adulti. Nel 2015, infatti, anche Perché hai due papà? era finito nella lista delle 49 “favole gay” stilata dal Sindaco di Venezia in un’ordinanza che suscitò un gran polverone. Il motivo stava nel fatto che promuove il gender e l’indifferenza sessuale.
La scheda editoriale
- Titolo: Perché hai due papà?
- Autori: Francesca Pardi
- Casa editrice: Lo Stampatello
- Età di lettura: dai 6 anni
- Consigli di lettura: A chi vuole affrontare coi bambini il tema dell’omogenitorialità in modo delicato e attento
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