Piccola Orsa non vuole dormire di Amy Hest e Lauren Tobia è una storia della buonanotte perfetta per le fredde sere invernali. Protagonista una Piccola Orsa che proprio non ne vuole sapere di andare in letargo.
Mamma Orsa cerca di convincerla dicendole: “È quello che fanno gli orsi. Tutti gli orsi dormono per tutto l’inverno.” Ma la prima notte d’inverno è successo qualcosa e Piccola Orsa non ha nessuna intenzione di andare in letargo.
La storia è perfetta per tutti i bambini che cercano una scusa per non andare a dormire e che proprio non vogliono chiudere gli occhi nemmeno quando crollano dal sonno e non tengono più gli occhi aperti. La consiglio anche ai genitori che devono fare come Mamma Orsa: spiegare con amore e tanta pazienza che si è fatto tardi e che bisogna per forza andare a nanna.
Il riassunto di “Piccola Orsa non vuole dormire”
È la prima notte d’inverno. C’è una baita di legno nel bosco. Al suo interno una Piccola Orsa che si è già messa il pigiamino ma non vuole proprio andare a letto:
Sta nevicando, mamma. Sto guardando la neve!
Mamma Orsa sale in cameretta con due fette di pane tostato alla cannella e madre e figlia si accoccolano sulla poltrona di fronte alla finestra. Mamma Orsa dice alla piccola che d’inverno tutti gli orsi vanno in letargo e dormono tutto l’inverno!
Piccola Orsa non è troppo convinta: lei ama le stelle, la luna e le colline e tutto l’inverno è troppo lungo per non vederle. Mamma Orsa la rassicura:
Al nostro risveglio in primavera sarà tutto lì ancora al suo posto!
Ma Piccola Orsa non ne vuole sapere. Piuttosto, vuole uscire a rotolarsi nella neve fresca! e così, indossati guanti, stivali e sciarpe, mamma Orsa e Piccola Orsa escono dalla baita e rotolano all’impazzata nella neve fresca fino ai piedi della collina dove si fermano un attimo a contemplare la luna e le stelle.
E’ ora di rientrare e dormire davvero! Piccola Orsa vuole dire un’ultima cosa:
Mi mancherà la mia Mamma Orsa!
Ma Mamma Orsa dà tanti bacini alla sua cucciola e conclude
Certo, e mi mancherai anche tu. Ma l’inverno è fatto per dormire. Tutti gli orsi dormono. Anche le mamme.
La recensione di “Piccola Orsa non vuole dormire”
Fra le tante storie della buonanotte, mi piace particolarmente Piccola Orsa non vuole dormire e mi sento di consigliarla a tutti i genitori e ai bambini a partire dai 4 anni. La storia che racconta è tenera e “coccolosa” e contiene tanti spunti interessanti:
- la ritualità di un momento importante come quello della nanna
- il desiderio di rimandare il più possibile la separazione con l’adulto
- la ricerca delle coccole e della protezione
- il rapporto speciale fra Mamma Orsa e Piccola Orsa
Il testo è un po’ lungo rispetto alla media di frasi contenute negli albi illustrati per bambini di 3-4 anni, ma i bambini non faranno fatica a seguire la storia. Ogni situazione si conclude con le stesse frasi
– Sei sicura, mamma Orsa?
– Mamma Orsa era sicura.
che danno alla storia un ritmo ciclico e rassicurante.
Le tavole hanno qualcosa di fiabesco e incantato. C’è un bosco innevato in una notte di cristallo con la luna piena e le stelle che brillano incredibilmente. In mezzo a tutto questo candore, si staglia una baita in legno dipinta di rosso. Al suo interno le pareti sono gialle e i tappeti arancioni. Nelle stanze è acceso un bel fuoco dalla fiamma brillante. Tutto parla di calore e intimità.
Una storia che riscalda il cuore di grandi e piccini.
La scheda editoriale
- Titolo: Piccola Orsa non vuole dormire
- Autore: Amy Hest
- Illustratrice: Lauren Tobia
- Casa editrice: Fatatrac
- Età di lettura: dai 4 anni
- Consigli di lettura: A tutte le mamme e tutti i papà che devono convincere i loro bimbi a fare la nanna… e a tutti i bambini che inventano mille scuse per non andare a dormire!
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