E’ difficile parlare di un grande classico del genere giallo ed è ancora più difficile avere qualcosa di originale da dire, quindi non ci provo nemmeno. Vi faccio però un elenco di tre buoni motivi e di tre curiosità per convincervi a leggere “Uno studio in rosso”, il primo romanzo di Sir Arthur Conan Doyle in cui comparve il mitico Sherlock Holmes.
Il primo motivo sta nel fatto che con questo romanzo Doyle creò qualcosa di assolutamente nuovo in campo letterario e lo fece in modo magistrale, se ancora oggi gli si riconosce il merito di aver inventato il giallo deduttivo.
Il secondo motivo sta nel fatto che il personaggio di Sherlock Holmes è uno dei più conosciuti della storia della letteratura mondiale e non si può non leggere almeno una delle sue avventure.
Infine, la trama è costruita in modo tale che è impossibile resistere alla tentazione di investigare insieme a Holmes e Watson fino alla risoluzione dell’intricata vicenda.

Il riassunto di Uno studio in rosso di A. C. Doyle
Londra, 1881. John Watson, medico dell’esercito di Sua Maestà appena rientrato dall’Afghanistan, parla con il vecchio amico e collega Stamford, chiedendogli aiuto per cercare un alloggio a buon prezzo.
Stamford gli presenta Sherlock Holmes, un tipo veramente originale, che sta cercando un affittuario per condividere l’appartamento sito al 221B di Baker Street.
Holmes sbarca il lunario facendo il consulente per due investigatori di Scotland Yard – Lestrade e Gregson – e trascorre il tempo libero suonando il violino, facendo esperimenti scientifici e – bisogna dirlo – drogandosi!
In quei giorni sta seguendo un caso veramente intricato, quello dell’omicidio di Enoch J. Drebber. L’uomo è stato avvelenato in un’abitazione abbandonata e sulla scena del delitto sono stati trovati una fede da donna, la parola Rache (in tedesco, vendetta) scritta col sangue e un biglietto con la scritta “J. H. è in Europa”.
Attraverso rilevamenti e deduzioni logiche Holmes traccia il profilo psicologico del probabile assassino, che – a suo dire – avrebbe potuto uccidere ancora.
Holmes è certo che l’anello sia stato perso dall’assassino durante la colluttazione; mette quindi un’inserzione su tutti i giornali e attende. A reclamare l’anello si presenta una vecchia, che afferma che la fede è della figlia. Holmes, insospettito, la segue, ma la perde di vista. La vecchia era infatti un giovane travestito.
Senza perdersi d’animo Holmes investiga giorno e notte e assolda un gruppo di ragazzi di strada per aiutarlo in certe esplorazioni.
Gregson, intanto, è convinto di aver trovato il colpevole: si tratta del proprietario di una pensione, Arthur Charpentier, la cui sorella era stata importunata da Drebber. Il ragazzo viene, però, scagionato da Lestrade, che annuncia l’assassinio di Stangerson, il segretario di Drebber!
Dalle molteplici somiglianze tra i due delitti (tra le quali il ricorrere della parola Rache), Holmes conclude che Drebber e Stangerson sono stati uccisi dalla stessa mano. Arthur Charpentier, in galera al momento del secondo omicidio, viene quindi rilasciato.
Nella camera di Stangerson, Holmes trova una scatola con due pillole dentro, una delle quali è avvelenata. Intanto uno dei ragazzini assoldati da Holmes entra al 221B di Baker Street dicendo che la vettura richiesta dal signor Holmes era arrivata.
Holmes fa salire il vetturino e lo ammanetta, dichiarando ai presenti che si tratta di Jefferson Hope, il duplice assassino.
Nella seconda parte del racconto, Holmes spiega le deduzioni che l’hanno portato a scoprire l’identità dell’omicida.
Vent’anni prima, John Ferrier e la figlia adottiva Lucy erano stati salvati da morte certa nel deserto del Colorado da una carovana di Mormoni diretti nello stato dello Utah.
Giunto nella Terra Promessa, John aveva abbracciato la fede mormone in segno di riconoscenza e negli anni successivi si era enormemente arricchito.
Lucy, che nel frattempo era diventata un ottimo partito, si era innamorata di Jefferson Hope, un giovane cercatore d’oro non-mormone, ma gli anziani della comunità le avevano imposto di sposare o Stangerson o Drebber, due tra gli uomini più in vista della comunità.
John si ribellò e decise di portare in salvo Lucy e Jefferson.
Scoperto il piano, Ferrier fu ucciso e Lucy fu costretta a sposare Drebber. Pochi giorni dopo il matrimonio, Lucy era morta di crepacuore.
Jefferson aveva preso l’anello nuziale dal dito di Lucy e per anni aveva dato la caccia a Drebber e Stangerson, giurando vendetta. Quando finalmente li aveva incontrati a Londra – dove si manteneva col lavoro di vetturino – aveva costretto Drebber ad ingoiare una capsula avvelenata e, prima che morisse, gli aveva mostrato la fede. Infine si era recato da Stangerson e lo aveva pugnalato a morte.
Dopo la cattura, Jefferson confessa di non avere paura della forca perché è gravemente ammalato. Muore prima ancora che inizi il processo.
La recensione di Uno studio in rosso di A. C. Doyle
Vi avevo promesso alcune curiosità su Lo studio in rosso.
Doyle di professione faceva il medico. Iniziò a scrivere per noia, per passarsi il tempo in attesa dell’arrivo dei suoi pazienti. Un’altra prova del fatto che molte grandi invenzioni nascono per caso!
Sherlock Holmes è il protagonista di 59 racconti, 4 romanzi e 3 commedie teatrali. Nel corso del tempo Doyle sviluppò una specie di avversione per il personaggio che lo aveva portato alla fama, tanto da dire
Se fra 100 anni dovessi essere ricordato solamente come l’uomo che inventò Sherlock Holmes, allora potrò considerare la mia vita un fallimento.”
E niente, è andata proprio così.
Sherlock Holmes non ha mai pronunciato la frase “Elementare, Watson!” E’ un’esclamazione presente solo nella traduzione italiana!
Per chi vuole risparmiarsi la lettura del libro, ma vuole esercitarsi in inglese, posto il video del film diretto nel 1933 da Edwin L. Marin e interpretato da Reginald Owen.
La scheda editoriale
- Titolo: Uno studio in rosso
- Autore: Arthur Conan Doyle
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Uno studio in rosso audiolibro gratis
A chi preferisce ascoltare la storia anziché leggerla segnalo che sul sito di RaiPlayRadio è disponibile l’audiolibro della versione integrale del romanzo di Arthur C. Doyle letta da Marco Cavalcoli.
Si tratta di 10 podcast di 25 minuti l’uno da scaricare gratuitamente o, in alternativa, da ascoltare in streaming.
Questo è stato un libro che all’inizio non volevo leggere perché a nessuno sembrava piacere. Così ho voluto scoprire come fosse realmente la sua storia e perché a nessuno piacesse. Devo dire la verità, a me questo genere non piace molto; ho letto la prima parte e mi attirava mi iniziava ad interessare, poi all’inizio della sevonda non si capisce più se parla della stessa storia o cambia. Forse è questo che non piaceva, soprattutto perché racconta la storia con un flashback quando non si sa chi sia stato il colpevole, devi leggerlo tutto fino alla fine per poi collegare tutti i passaggi e scoprire l’assassino. Questo Conan doyle lo vuole fare creare un po’ di suspance anche se in me non ne ha suscitata molta.
classe 2A i lettori alla nutella
A me il genere giallo non mi piace molto, nel senso che preferisco un bel libro comico che faccia morire dal ridere, però, questo libro mi è piaciuto molto perchè non era uno di quei soliti gialli noiosi tutti uguali tra di loro,ecco cosa mi è piaciuto del libro:
1) c’era sherlok holmes che è conosciuto quindi spinge il lettore a leggere il libro
2)lo scrittore ha saputo scrivere molto bene mettendo indizi collegati in modo perfetto tra loro e collegando argomenti
3)c’era del mistero
Complimenti allo scrittore e grazie per averlo consigliato, mi è piaciuto un sacco
Questo è stato in assoluto il mio libro, tra quelli della gara, preferito perché il genere giallo mi ha sempre appassionato e questo libro è stato anche più bello degli altri perché andava un po’ fuori tema rispetto a molti altri proposti
2D
per me è stto un libro bellissimo dato che parla dell’investigatore più famoso del mondo.
tra i libri gialli che ho letto questo è il più bello perché l’ autore lo racconta molto bene
Nonostante non mi piaccia il genere giallo questo libro mi e’ piaciuto moltissimo!
Bellissimo!!! e il modo di scrivere dell’autore è inconfondibile
Io adoro i libri gialli, ma non avevo affrontanto romanzi dove l’investigatore era sherlock Holmes, questo libro ha fatto aumentare la mia passione per questi generi, la ringrazio per la scelta ottima del libro!
Questo libro mi ha affascinato molto per i misteri e gli intrighi che mi hanno coinvolto nella vicenda. Mi ha colpito anche il misterioso personaggio di Sherlock Holmes che anche in questo libro si è rivelato un infaticabile ragionatore dotato di intuizione e capacità di osservazione particolarmente acute.
Questo è l ultimo libro che ho letto!
È bellissimo ma secondo me l autore ha scritto il libro un po ‘ di tempo fa perchè ha un linguaggio un po ‘ difficile da capire comunque i libri gialli sono la mia passione e sopratutto quelli di Sherlock Holmes!!
😀 “un po’ di tempo fa” ottima intuizione!!! grazie Eleonora!!!
questo libro lo sto leggendo in questo periodo.il genere giallo mi piace moltissimo ma questo libro faccio fatica a leggerlo perché Watson parla in un modo difficile da capire.
Un’altra ottima osservazione, Sofia. E’ uno stile di scrittura che risente del periodo in cui e’ vissuto l’ autore. Brava!
Io non amo particolarmente questo genere e infatti non mi ha entusiasmato ma devo riconoscere che è scritto molto bene e che l’idea dello scrittore mi è sembrata geniale
E’ un genere che ha subito grandi modifiche nel corso dei decenni. La proposta di Sherlock Holmes era un invito a scoprire le origini di questo genere letterario! Grazie Chiara per il tuo commento!
Alla fine ce la sto facendo!! Sto leggendo l’ultimo libro di questo Campionato, anche se ormai non mi rimane molto tempo, ma sono sicura che riuscirò a finirlo. Questo libro l’ho cominciato varie volte, ma ho sempre smesso di leggerlo perché non mi interessava, poi con la nostra prof. di italiano abbiamo fatto il genere giallo in antologia e così mi sono appassionata moltissimo al genere e ho anche capito che i gialli all’inizio sono un po’ noiosi, ma poi diventano BELLISSIMI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Benissimo! Sono contenta che la tua insegnante vi abbia spiegato le caratteristiche del genere giallo, cosi hai potuto apprezzare questo romanzo!
A.C. I 9 segnalibri:
Leggendo questo libro ho capito veramente chi è Sherlock Holmes. Prima lo sentivo nominare ma non sapevo di preciso bene chi era. Ora lo so perfettamente. Questo libro è interessante. Mi è abbastanza piaciuto.
Il racconto peró è raccontato dal dottor Watson, il suo conquilino.
Consiglio a tutti questo libro.
Brava Aurora! Adesso che hai letto il primo libro delle avventure di Sherlock Holmes, potrai guardare i film e i telefilm con un occhio diverso!