Ieri ho trascorso la notte insonne e ho approfittato delle ore di veglia per rileggere War Horse di Michael Morpurgo. La storia la ricordavo abbastanza bene, quindi sapevo già che avrei versato fiumi di lacrime. Perché War Horse è come quei film che sai già in partenza che ti faranno piangere, sai anche quando e perché piangerai, ma per quanto ti preparerai emotivamente a non piangere, finirai lo stesso per piangere.
Il protagonista è un cavallo, ma non un cavallo qualsiasi. Joey, è un war horse, cioè un cavallo di guerra.
Il fatto è che Joey non è nemmeno un war horse qualsiasi: è un veterano della Prima Guerra Mondiale, un eroe di guerra, uno dei 60.000 cavalli che fecero ritorno nel Regno Unito su oltre un milione che era stato forzatamente arruolato.
Il riassunto di War horse di Michael Morpurgo
Siamo nel Devon, negli anni immediatamente precedenti lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Il signor Narracott possiede un sacco di cose, alcune belle, altre no. Ha una moglie fedele e remissiva, che spesso maltratta; un figlio tredicenne – Albert; una fattoria che sta ancora finendo di pagare; una cavalla da lavoro, Zoey.
Ha anche un pessimo carattere, che peggiora quando beve, cosa che avviene regolarmente il martedì, giorno di mercato. In questi giorni è meglio stargli alla larga, perché perde le staffe facilmente, e se la prende coi famigliari e gli animali della fattoria, tanto più se sono deboli e indifesi.
Insomma, il signor Narracott è quello che potremmo definire una brutta persona.
Un giorno di mercato, quasi per scommessa, Narracott compra un puledro: Joey. I due non si piacciono fin dal primo momento. Narracott senior ha paura di Joey, e Joey ne ha di lui, perché urla, lo guarda male e usa spesso la frusta e il bastone. Le cose peggiorano quando Joey, terrorizzato, si difende colpendo il padrone con un calcio. Narracott affida il puledro a Albert e gli intima di trasformarlo in soli sette giorni in una bestia da soma, altrimenti lo sopprimerà.
Albert e Joey iniziano una relazione speciale: tra loro c’è fiducia, rispetto, amicizia. Per qualche mese crescono insieme, poi accade l’imprevisto: scoppia la prima guerra mondiale. Narracott senior fiuta l’affare e vende di nascosto Joey all’esercito inglese. La guerra separa il cavallo e il ragazzo, perché Joey parte per il fronte francese, mentre Albert – troppo giovane per arruolarsi – è costretto a restare in Inghilterra. Le loro vite si separano per anni.
Giunto in Francia, Joey combatte al fianco degli inglesi, prima al servizio del Capitano Nicholls – che gli farà un ritratto, poi del soldato Warren. Quando il reggimento viene sbaragliato, Joey e il suo migliore amico – il cavallo Topthorn – sono fatti prigionieri e si trovano a dover servire i soldati tedeschi, sempre con grande coraggio e generosità.
Nei primi tempi Joey e Topthorn vengono utilizzati come cavalli da traino per i carri ambulanza. Il primo inverno lo passano abbastanza bene, perché vengono affidati alle cure di Emilie e di suo nonno, due contadini che durante la guerra hanno perso tutto. Emilie si affeziona a Joey e Topthorn perché trova in loro uno scopo per continuare a vivere. Ma l’idillio dura poco.
Dalla primavera successiva Joey e Topthorn vengono requisiti e vengono impiegati da un reparto di artiglieria pesante come bestie da soma per trainare i cannoni. Topthorn non sopravvive agli sforzi e al freddo dell’inverno successivo. Joey scappa e si perde nella terra di mezzo tra le trincee nemiche. Qui un soldato inglese e uno tedesco se lo giocano a sorte. Joey torna a essere un effettivo dell’esercito inglese.
Sporco, dimagrito, ferito a una zampa, ammalato di tetano ma vivo, Joey è affidato a un giovane soldato che lo cura come fosse l’amico più caro e riesce perfino a rimpatriarlo. Perché questo amico si chiama Albert.
Se volete sapere cosa ne è stato di Emilie, di suo nonno, e degli altri personaggi secondari, leggete almeno l’ultimo capitolo!
La recensione di War horse di Michael Morpurgo
Il successo del libro di Morpurgo è stato tale che ne sono stati tratti uno spettacolo teatrale, uno sceneggiato radiofonico e perfino un film diretto da Steven Spelberg e uscito nelle sale cinematografiche negli Stati Uniti nel 2011 e in Italia l’anno dopo.
Per chi ha voglia di vederlo, posto il trailer italiano.
La scheda editoriale
- Titolo: “War horse”
- Autore: Michael Morpurgo
- Casa editrice: Rizzoli
- Età di lettura: dai 12 anni
- Consigli di lettura: Da leggere se volete scoprire l’orrore della Prima Guerra Mondiale attraverso gli occhi di un cavallo.
Se volete leggere War horse di Michael Morpurgo, potete trovarlo sugli scaffali delle biblioteche pubbliche. Se siete utenti MLOL potete scaricare gratuitamente per 14 giorni l’ebook sulla piattaforma di digital lending.
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Secondo me, la tua scheda libro é molti accurata e rispecchia la figura del libro
topi di biblioteca-Classe 3A
io adoro leggere ma questo libro ha scatenato ancora di più il mio amore per la lettura. Dal mio punto di vista (forse perché sono una ragazza) è molto commovente soprattutto quando Joey è costretto a separarsi da Albert. In questi giorni guarderò sicuramente il film anche se quasi certamente preferirò il libro.
Squadra “topi di biblioteca”
Vorrei partire con il dire che è il libro più toccante che io abbia mai letto perché parla di questo povero cavallo che si trova costretto da un giorno all’altro ad andare in guerra. mi piace il fatto che sia raccontato dal punto di vista di Joey e non c’è niente che non vada in questo libro: è meraviglioso! c’è però una cosa che non riesco ancora a capire, un detto dice “tale padre, tale figlio”, ma il signor Narracott e Albert sono assolutamente l’opposto, infatti il primo odia Joey, mentre Albert lo adora come se fosse il suo migliore amico. lo consiglio a tutti anche perché sarebbe un bel collegamento con la prima guerra mondiale da portare all’esame. E’ davvero bellissimo!
Cara, ora puoi vedere il film che ne è stato tratto! alcune scene sono crude e violente, ma è ovviamente un film di guerra…
War Horse è un libro veramente bello ed emozionante,mi sono commossa nel leggere alcune parti molto tristi e toccanti.
Mi è piaciuto molto il modo in cui l’autore raccontava queste vicende,e questo libro evidenzia il rapporto tra animali e uomini,e mi è piaciuto da questo punto di vista.
Una storia bellissima e tocccante..complimenti all’autore!!
Laura Palladino: Il risveglio del libro – 3B
Questo libro mi é piaciuto anche se all’inizio era un po’ lento, ma da molta importanza all’amicizia tra uomini e animali. Inoltre mi é piaciuta anche la descrizione dei luoghi e degli eventi, visto che quando l’ho letto stavo studiando la Prima guerra mondiale. Mi é dispiaciuto quando ho letto che Emily era morta perché pensavo che Joey fosse rimasto con lei.
il risveglio del libro – classe 3^B
Di questo libro mi sono piaciute soprattutto le parti che descrivevano la vita in trincea e generalmente sul campo di battaglia, perché è un argomento che mi incuriosisce molto.
Inoltre, sono rimasta fino alla fine col fiato sospeso per sapere se Joey avrebbe rivisto Albert e se entrambi sarebbero riusciti a tornare a casa sani e salvi.
In generale, penso sia un bel libro che si legge abbastanza velocemente perché la storia “prende”.
Questo libro mi è piaciuto molto, perché anche se parla di guerra la racconta dal punto di vista di un cavallo e del suo padrone che è disposto a tutto pur di stare con il suo cavallo
Classe 3D
Ho apprezzato molto questo libro in cui l’esperienza tragica della guerra viene narrata da Joey, un puledro che racconta il dolore e la tristezza dei campi di battaglia, il terrore delle bombe, l’agonia dei feriti che non risparmia nessuno, nè uomini nè cavalli. In questo quadro di guerra, emergono in tutta la loro intensità legami forti, come quello che intercorre tra Joey e Albert, destinati ad avere la meglio sugli orrori che li circondano.
Ok”Tu”. A domani pomeriggio con “I lettori a cavallo che sorseggiano un the nel loro regno di parole”. Gruppo strampalato.
Mi scusi Francesca, ha ragione! Gioco nel gruppo che si chiamava ” Il té delle 5″ ma ora che si é fuso con un altro che si chiamava “Un cavallo per il mio regno”, non potevamo chiamarci ” il cavallo che beve il te alle 5 nel suo regno”,quindi oggi in classe ci siamo rinominati : ” The readers”
ahahahah… oddio muoio!!!! Era un nome bellissimo, cmq… potete ripensarci, avete tempo fino a domani pomeriggio!
Però datemi del “tu che sennò mi vien da morire sul serio…
War Horse è un libro che si legge tutto in un fiato, al galoppo, perché si rimane, inevitabilmente rapiti dalle vicende e dalla sorte di Joey, il protagonista. L’idea di utilizzare il punto di vista del cavallo come narratore, rende ancora più reali le sensazioni
di paura e smarrimento di chi si è ritrovato in guerra suo malgrado. In fondo Joey non è molto diverso dai soldati che si sono trovati a combattere senza volerlo, lontani da casa e dagli affetti. La Guerra non è stata solo drammatica per soldati e civili, ora ci viene proposto anche la vicenda di un “soldato” speciale… Bellissimo!
Io ho visto anche la versione cinematografica, ugualmente commovente e coinvolgente, ma ho preferito il libro.
Bravo Francesco. Grazie per il commento, ma… in quale gruppo giochi??? 😊
gruppo 2 – 3B
Per noi questo libro è stato bello e commovente. Anche se alcuni di noi avevano visto il film, leggere il libro è stato diverso. Abbiamo letto il libro molto velocemente perchè è una storia che secondo me colpisce molti ragazzi, soprattutto nella parte in cui Albert riconosce Joey anche senza la vista. E’ una storia avvincente e come abbiamo già detto commovente, che spiega la guerra e l’amore di un ragazzo verso il suo cavallo.
E’ un libro da leggere.
Gruppo 1 – classe 3B
Questo libro ci ha lasciato una certa malinconia nel vedere che anche nelle guerre anche gli animali hanno sofferto, spesso più dei soldati e dei civili. Ho capito che anche la guerra può trasformare le persone, come la mamma ed il papà di Albert nei confronti di Joey al suo ritorno. Ci sono scese anche delle lacrime quando Emilie è morta, mentre quando Topthorn è morto abbiamo dispregiato i soldati che trattavano gli animali in quel modo. In generale ci è piaciuto molto, anche se abbiamo avuto la tentazione di leggere subito gli ultimi capitoli per sapere se Joey sarebbe tornato a casa o no. Alla fine abbiamo resistito e lasceremo un po’ di suspence anche a voi..