Nonostante le misure imposte dal Governo per il contenimento del Covid19, proseguono gli incontri del progetto Blog in rete, il percorso strutturato da Giulia Bezzi di LeROSA per fare community e accrescere la Brand Awarness delle partecipanti.
Ogni mese esperti del settore tengono incontri e coinvolgono le blogger nella scrittura di post per i tutor, per il blog de LeROSA e per eventuali progetti di brand. Ognuna di noi è seguita da esperti SEO per il posizionamento nei motori di ricerca e ogni post viene condiviso nei social de LeROSA e delle altre partecipanti.
Ad aprile Luisella Curcio ha tenuto un webinar che aveva per oggetto la pianificazione editoriale in ottica SEO per blogger. Nel corso dell’incontro abbiamo parlato dei principi del content marketing applicati ai contenuti di un blog, e cioè:
- come creare un piano editoriale
- gli intenti di ricerca
- la strategia Topic Cluster
- come creare contenuti stagionali
- strategie di blogging del 2020.
Cos’è il content marketing
Il content marketing è una strategia di marketing che si basa sulla creazione e la pubblicazione di contenuti secondo un progetto editoriale per attirare un pubblico pertinente con gli obiettivi strategici, coinvolgerlo, convertire l’interesse in un’azione redditizia e mantenere i clienti acquisiti.
Per chi ha un blog, conoscere e applicare le strategie del content marketing significa:
- attirare nuovi utenti,
- aumentare la notorietà,
- aumentare il coinvolgimento dei lettori,
- e accrescere la reputazione online.
Lo scopo prioritario del content marketing non è vendere, ma attirare gli utenti in target e raccontare loro chi sei, cosa fai, perché sei presente in determinato settore e quale offerta di valore ti distingue dai competitors.
L’obiettivo del content marketing è, quindi, allargare il pubblico e costruire una relazione stabile, che diventi col passare del tempo anche fruttuosa.
Con queste premesse è facile capire come lo slogan lanciato da Bill Gates nel 1996 – Content is the King – sia la principale strategia di marketing di chi ha un blog. Scrivere contenuti di valore è l’obiettivo che ogni blogger dovrebbe porsi il perno e pianificare il calendario editoriale è altrettanto essenziale per una comunicazione efficace.
Quali sono le caratteristiche di un contenuto di valore?
Un contenuto di qualità deve innanzitutto essere originale: bando ai copia/incolla di contenuti altrui che, oltre a costituire un reato contro il diritto d’autore, penalizzano il ranking nei motori di ricerca. In secondo luogo, deve dare informazioni vere ed esaustive sull’argomento trattato. Deve, infine, educare, spiegare, divertire, informare, intrattenere i lettori.
E’ possibile fare content marketing con articoli, infografiche, video, guide, seminari, webinar, Q&A, contenuti social e questo ci fa capire quanto sia importante strutturare un piano editoriale SEO per organizzare al meglio i contenuti.
Potete procedere utilizzando un semplice foglio di calcolo, come excel, e procedendo step-by-step a:
- analizzare gli intenti di ricerca dei lettori in merito a un determinato tema (ad esempio: le novità editoriali per ragazzi nel 2020),
- scandagliare eventi di settore (come la Bologna Children’s Book Fair) e ricorrenze e festività utili al nostro blog,
- analizzare i trend stagionali e i trend per l’anno in corso
- stendere la lista degli argomenti da trattare sulla base degli interessi dei lettori e degli eventi di settore,
- compilare una lista accurata di parole chiave e parole chiave a coda lunga,
- organizzare una strategia di content marketing con la tecnica dei pillar e dei content clusters.
Cos’è lo storytelling
Il termine storytelling significa letteralmente narrazione di storie. È una delle tante strategie del content marketing e si basa su contenuti di tipo narrativo. Semplificando si può dire che i blogger fanno storytelling quando declinano i contenuti sotto forma di storie capaci di emozionare il lettore.
Lo storytelling è l’arte del raccontare storie coinvolgenti.
Un video, un testo, un post, se scritti in chiave emozionale permettono di raggiungere grandi obiettivi e un più vasto pubblico, perché le emozioni creano un forte senso di empatia.
Come costruire una narrazione efficace ed emozionante è stato l’oggetto dell’incontro con Regina Moretto Scrittura per copywriter e vi rimando alla lettura di quel post, se volete approfondire.
Qui vorrei solo riprendere alcune caratteristiche fondamentali dello storytelling per capire come scrivere una storia emozionante e quali sono gli errori da evitare.
Non esiste un metodo per fare storytelling perché, ovviamente, esistono tanti modi di raccontare le storie a seconda dell’argomento, del pubblico di riferimento, del periodo storico, degli eventi che ci circondano. Quando si scrivono storie, però, ci sono almeno 5 aspetti da tenere presenti:
- La storia raccontata deve fare leva su emozioni che creino empatia. Se il lettore si immedesima nella storia e vi si riconosce, è molto probabile che la ricorderà, che ne parlerà, che la condividerà
- La storia deve essere semplice e facile da comprendere. Storie brevi, dirette, ripulite dal superfluo, dalla ridondanza, dall’inutile verbosità pagano sempre e risultano più efficaci
- In ogni storia deve esserci un eroe nel quale il lettore possa identificarsi: il personaggio deve essere realistico, con pregi e difetti, altrimenti non scatta il meccanismo dell’immedesimazione
- L’eroe deve superare delle difficoltà e degli ostacoli. Una storia piatta è noiosa e non cattura l’attenzione del lettore.
- La storia deve veicolare un messaggio coinvolgente e persuasivo. Se non c’è messaggio, non esiste comunicazione.
Quali errori, invece, bisogna evitare di commettere?
- Non avere un protagonista chiaro e ben distinto dagli altri attori della storia. Individuare un eroe in cui il lettore possa immedesimarsi è ciò che cattura davvero l’attenzione del lettore.
- Raccontare una storia piatta, monotona. La curiosità è ciò che spinge il lettore a proseguire la lettura.
- Lo storytelling non è una cronaca. Passioni e le emozioni sono l’anima dello storytelling e sono indispensabili per ottenere risultati.
- Cadere nella banalità. Le storie interessanti contengono sempre degli inciampi, ovvero delle deviazioni da ciò che il lettore si aspetta di leggere.
- Non chiudere il cerchio. Alla fine della storia il lettore si aspetta di aver imparato qualcosa di nuovo, di aver scoperto un altro modo di vedere le cose, o quanto meno di essere stato intrattenuto con un argomento piacevole. Guai a deluderlo!
Differenza tra content marketing e storytelling
Content marketing e storytelling non sono la stessa cosa.
Chi fa storytelling fa anche content marketing, ma non sempre è vero anche il contrario. Allo stesso modo, tutte le storie sono contenuti, ma non tutti i contenuti sono storie. È qui la differenza principale.
Il content marketing serve ad aumentare il traffico profilato del sito web e a spingere gli utenti a compiere azioni specifiche, che nel caso di un blog possono essere iscriversi alla newsletter, compilare un form, contattarci per una consulenza, oppure acquistare un prodotto online.
Attraverso lo storytelling, invece, costruiamo storie in cui il lettore può immedesimarsi e decidere di stabilire con noi un rapporto più profondo e duraturo che non si esaurisce con la compilazione di un form di contatto.
Lo storytelling, quindi, è uno degli strumenti del content marketing, che tuttavia può fare davvero la differenza. Una storia coinvolgente rinsalda il legame con i lettori e ha più possibilità di essere condivisa, attirando nuovi lettori. Incuriositi, i lettori potrebbero essere disposti a lasciarci i loro dati, mettendo così in moto il processo di conversione da visitatore a contatto.
Questo articolo fa parte di “Bloginrete” de LeROSA, progetto di SeoSpirito Società Benefit srl, in collaborazione con &Love e Scoprirecosebelle, che ha come obiettivo primario ascoltare le donne, collaborare con tutti coloro che voglio rendere concrete le molteplici iniziative proposte e sorridere dei risultati ottenuti. È un progetto PER le donne, ma non precluso agli uomini, è aperto a chiunque voglia contribuire al benessere femminile e alla valorizzazione del territorio, in cui vivere meglio sotto tutti i punti di vista.