Emilio Salgari è stato uno scrittore italiano di romanzi d’avventura molto popolari. Figura affascinante e imprendibile, è vissuto a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento e dal punto di vista narrativo è stato una cerniera, per così dire, tra questi due secoli.

Autore di una straordinaria produzione letteraria, è ricordato soprattutto per essere il padre del ciclo dei pirati della Malesia e di quello dei corsari delle Antille.

Scrisse anche romanzi storici e diverse storie fantascientifiche in cui prefigura la società del futuro, scientificamente e tecnologicamente avanzata.

Da molte sue opere sono state tratte sceneggiature cinematografiche e televisive.

Come si pronuncia Emilio Salgari

Per prima cosa rispondo a una domanda che mi sono sentita fare molte volte in biblioteca e che anche io mi sono posta.

Si dice Sàlgari o Salgàri?

In altre parole, dove cade l’accento?

L’autorevole Dizionario di pronuncia italiana online fa derivare il cognome da “salgàro” il nome comune del salice in dialetto veneto e dice che la pronuncia piana era stata confermata dai discendenti di Emilio. La fonte nota però che le forme coesistono. Si nota infatti

l’innegabile diffusione d’una capricciosa accentazione sdrucciola, nata fra i giovani lettori di romanzi d’avventure e non disdegnata oggi, a conti fatti, nemmeno da uomini di lettere.

L’Enciclopedia Treccani non si discosta dal DOP online e pone l’accento sulla seconda a (e quindi Salgàri). Identica è la posizione dell’Accademia della Crusca, una delle più prestigiose istituzioni linguistiche d’Italia .

Se volete essere precisi, quindi, dite Salgàri ma se sentite qualcuno dire Sàlgari potete anche risparmiarvi di correggerlo!

La vita di Emilio Salgari

La vita di Salgari fu quanto di più lontano dall’avventura si possa immaginare.

Anche se per molto tempo si è creduto che i suoi romanzi prendessero spunto da viaggi e avventure giovanili, leggenda che lui stesso aveva alimentato, Salgari non uscì mai dai confini d’Italia. Al contrario, la sua fervida immaginazione fu il modo per evadere da un’esistenza piccolo borghese e provinciale.

Il finale della sua vita fu davvero tragico: schiacciato da ritmi forsennati di scrittura e provato da eventi sfortunati Salgari si suicidò nel 1911, lasciando in difficoltà una moglie gravemente malata e quattro figli.

Ma andiamo con ordine.

Dove è nato Emilio Salgari

Emilio Salgari nasce a Verona il 21 agosto 1862, l’anno successivo alla proclamazione ufficiale del Regno d’Italia.

Il padre desidera che diventi capitano di marina ma a Emilio piace scrivere e abbandonati gli studi nel 1881 intraprende l’attività giornalistica.

Per due anni scrive romanzi a puntate sulle appendici dei giornali, poi diviene redattore. Ad esempio nel 1883-84, pubblica Le tigri di Mompracem, il primo romanzo per ragazzi del ciclo di Sandokan, indimenticabile icona dell’immaginario indiano.

Nel 1887 muore la madre, due anni dopo il padre si suicida. Nel 1892 sposa l’attrice teatrale Ida Peruzzi e si trasferisce prima in Piemonte e poi a Genova.

Passano gli anni, Ida gli dà quattro figli e nel 1900 la famiglia si trasferisce definitivamente a Torino. Salgari ha già scritto Il Corsaro Nero che aveva avuto un successo travolgente di pubblico ma non gli aveva portato significativi ritorni economici.

A Torino, scrive come un forsennato per onorare i debiti che continua ad accumulare, tuttavia la situazione economica non migliora.

Nel 1903 Ida inizia a dare segni di follia e i debiti aumentano in modo esorbitante per potere pagare le cure. Nel 1910 la salute mentale di Ida peggiora ulteriormente, tanto che entra in manicomio.

Per Salgari è l’inizio della fine.

Come è morto Emilio Salgari

I contratti di lavoro lo obbligano a scrivere tre libri l’anno e, per mantenere quei ritmi, scrive fumando un centinaio di sigarette al giorno e tracannando vino.

I suoi nervi non reggono, è triste e malinconico. Trenta il suicidio una prima volta ma viene salvato dalla figlia maggiore, Fatima.

Il 25 aprile 1911 riesce nel suo intento: nel bosco di Val San Martino si suicida con un rasoio.

Ai suoi editori dell’epoca, che lo sottopagano, lascia questo biglietto

A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria od anche di più, chiedo solo che per compenso dei guadagni che vi ho dati pensiate ai miei funerali. Vi saluto spezzando la penna.

Ai figli scrive

Sono ormai un vinto. La malattia di vostra madre mi ha spezzato il cuore e tutte le energie. Io spero che i milioni di miei ammiratori che per tanti anni ho divertito e istruito provvederanno a voi. Non vi lascio che 150 lire, più un credito di lire 600… Mantenetevi buoni e onesti e pensate, appena potrete, ad aiutare vostra madre. Vi bacia tutti col cuore sanguinante il vostro disgraziato padre.

I suoi funerali passano praticamente inosservati perché in quei giorni Torino era impegnata nelle celebrazioni del 50° anniversario dell’Unità d’Italia.

La sua salma fu successivamente traslata nel famedio del cimitero monumentale di Verona.

I famigliari fecero una fine altrettanto drammatica: Ida morì in manicomio, la figlia maggiore morì giovanissima di tubercolosi, due dei tre figli maschi si suicidarono e l’ultimo rimase vittima di un incidente sulla strada.

Libri per ragazzi di Emilio Salgari

Il nome di Salgari è strettamente connesso al genere d’avventura, anche se nei suoi romanzi si rintracciano tanti altri temi: la passione per l’Oriente,
il mare, gli eventi storici, l’interesse per la tecnologia, …

Salgari ha ambientato storie in Malesia, nelle Antille, nelle Bermude, nel Far-West, in India, in Africa, in Russia nelle Americhe e perfino in Oceania. Dal punto di vista dell’ambientazione storica ha spaziato dall’Antico Egitto, a Cartagine, fino al XXI secolo.

Cosa accomuna tutte le storie? Forse la mescolanza di verità e finzione, vita e immaginario. Mescolando fatti reali e immaginati, Salgari costruiva mondi fantastici e realistici al tempo stesso, dove le ambientazioni e i personaggi venivano trasfigurati in base ai gusti dei suoi lettori e alle strategie editoriali.

Come riuscì a fornire informazioni così accurate su paesi lontani e contesti che non aveva mai visitato? Semplice. Era un assiduo frequentatore della biblioteca centrale di Torino, in cui trovava atlanti e dizionari, mappe e racconti di viaggi esotici, che gli fornivano lo spunto per i romanzi!

La produzione romanzesca è impressionante: circa 200 tra racconti e romanzi portano la sua firma o quella degli pseudonimi di cui si serviva per aggirare la clausola contrattuale che lo teneva legato in esclusiva all’editore Donath.

Il ciclo dei pirati della Malesia è la saga più conosciuta. Lo scrittore pubblica il primo episodio – Le tigri di Mompracem – nel 1883. L’ultimo romanzo – La rivincita di Yanez – venne pubblicato nel 1913, due anni dopo la sua morte.

Protagonisti sono il principe-pirata malese Sandokan e l’avventuriero portoghese Yanez de Gomera, suo amico fraterno e luogotenente. Gli antagonisti sono Lord James Guillonk, comandante di vascello britannico, di stanza a Labuan e James Brooke, un avventuriero inglese. Oltre a loro, c’è una serie di personaggi minori tra cui Lady Marianna Guillonk, conosciuta come la Perla di Labuan, la donna amata da Sandokan.

I corsari delle Antille è invece il ciclo che ha come protagonisti Il Corsaro Nero e gli altri discendenti della famiglia nobile dei Ventimiglia, signori di Roccabruna. Il primo romanzo della saga uscì nel 1898 e l’ultimo nel 1908.

Il ciclo dei corsari delle Bermude, invece, iniziò nel 1909 e terminò nel 1915, con l’ultimo romanzo pubblicato postumo. I romanzi sono ambientati ai tempi della guerra di indipendenza americana (quindi un secolo dopo le avventure de Il Corsaro Nero).

Il nobile William Mac-Lellan e la ciurma della Tuonante sono uomini di mare e devono salvare la donna amata dal baronetto, Mary di Wentwort. Per poterlo fare devono abbracciare la causa dei coloni americani in guerra con gli oppressori Inglesi.

Tra i romanzi meno famosi mi piace ricordare Le meraviglie del Duemila un romanzo fantascientifico in cui James Brandok e due suoi amici viaggiano in avanti nel tempo di cento anni e si ritrovano a fare i conti con la tecnologia del 2003.

Libri gratis di Emilio Salgari

In rete trovate molti siti dai quali scaricare gratis i romanzi di Emilio Salgari. Fate conto che lo scrittore è ormai morto da più di 70 anni e per la legislazione vigente in Italia le sue opere sono considerate di pubblico dominio, cioè libere dal diritto d’autore.

Sul sito di Liber Liber trovate una breve biografia, l’ordine cronologico dei suoi principali romanzi e una trentina di romanzi da downloadare gratuitamente.

30 libri in formato .epub li trovate anche sul sito Feedbooks. Le edizioni sono molto curate e per alcune è stata scelta la copertina originale.

Altri libri da scaricare gratis li trovate sul sito emiliosalgari.it ma vi avviso che non si tratta né di pdf né di epub. Sono dei semplici .txt e si fatica parecchio a leggerli.

Audiolibri gratis di Emilio Salgari

Se invece preferite gli audiolibri, ecco la lista dei siti da cui potrete scaricarli sempre gratis

Infine, ben 19 audiolibri dei romanzi di Salgari sono disponibili sul sito del progetto il Libro Parlato che mette a disposizione audiolibri per coloro che hanno difficoltà certificate nella lettura.

Per accedere all’area download è necessario registrarsi al servizio dichiarando di avere difficoltà di lettura e quali ad esempio l’ipovisione o l’età avanzata o la dislessia.

Dopo essersi registrati si accede al catalogo, in cui non poteva mancare il nostro Emilio.

Emilio Salgari su Amazon

Se volete acquistare uno o più romanzi di Salgari, ecco la lista dei libri più famosi che potete comprare su Amazon.

Il ciclo dei “Pirati della Malesia”

Il ciclo dei “Pirati delle Antille”

Il ciclo dei “Corsari delle Bermude contiene:

  • I corsari delle Bermude (1909)
  • La crociera della Tuonante (1910)
  • Straordinarie avventure di Testa di Pietra (1915)

Il ciclo delle “Avventure nel Far-West contiene:

  • Sulle frontiere del Far-West (1908)
  • La Scotennatrice (1909)
  • Le Selve Ardenti (1910)