Chi non desidererebbe trascorrere il giorno di Natale con i propri cari, beandosi dell’armonia familiare, circondato da nonni, genitori, zii e cugini? Uno c’è. Si chiama Ralph Mountfield!

La sua è una grande famiglia, composta da 17 membri tra zii, prozii, nonni e cugini diversi in tutto e per tutto e in competizione tra loro. Ogni Natale i genitori si ostinano a invitarli tutti a casa, sperando che l’atmosfera natalizia riesca a risolvere vecchie ruggini e screzi, ad appianare gelosie e invidie, a quietare gli animi.

Ma è tutto inutile: le persone non cambiano solo perché è Natale. Così, dopo nemmeno 24 ore trascorse insieme ai parenti-serpenti, Ralph, esausto, ringrazia Dio che le riunioni di famiglia si tengono solo una volta l’anno.

PIÙ SI È, MEGLIO È
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Il riassunto di “Più si è, meglio è”

Come tutti gli anni, i Mountfield festeggiano il Natale a casa di Ralph e, come tutti gli anni, non è una buona idea.

La famiglia Mountfield è quella che si potrebbe definire una famiglia allargata disfunzionale.

A capo c’è la bisnonna Natasha, una vedova acida e incattivita, che considera i pronipoti Harry, Ralph, Sylvia e Sylvester dei mentecatti, sempre intenti a dire scemenze e a combinare pasticci.

Il nonno è un misantropo e preferisce di gran lunga la compagnia del cane Bruno a quella dei suoi parenti. Passa le feste girando per casa con la cassetta degli attrezzi e spiegando al cane come pensa di procedere coi lavoretti domestici.

La prozia Ida è una vecchia pazza, che vive in istituto ed esce solo a Natale: trascorre il suo giorno in famiglia raccontando a tutti di una fantomatica messa della notte di Natale, alla quale ovviamente non ha mai partecipato.

Completano il quadretto gli zii Tristam e Geoffry che si punzecchiano e si rinfacciano reciprocamente vizi e mancanze e zia Susan che si lamenta continuamente dei suoi acciacchi per non essere costretta a dare una mano in cucina.

Nonostante mamma Tansy ci si metta d’impegno, la convivenza sotto lo stesso tetto dà risultati sconfortanti.

La Vigilia di Natale

Mentre la dolce, remissiva Tansy è relegata in cucina a preparare i pasti a 17 ingrati, Ralph deve intrattenere la bisnonna, la prozia e i cugini, ma l’impresa si rivela impossibile.

Allora si mette a scrivere la lettera a Babbo Natale insieme alla cugina Titania, che vive in un mondo tutto suo popolato di fate e polvere di stelle, si esibisce in assurdi balletti e canta irritanti canzoncine. Forse ha ragione la bisnonna Natasha quando sostiene che Titania qualche ritardo ce l’ha per davvero.

Intanto Sylvia e Sylvester fanno fuggire il gatto, quasi avvelenano il cane, distruggono il televisore e rosicchiano la frangia del tappeto.

Al primo piano, nel frattempo, zio Tristam armeggia con dei mattoni.

Il giorno di Natale

Il pranzo di Natale è una vera catastrofe. I commensali non si risparmiano frecciatine malevole e la conversazione degrada ben presto in una lite di tutti contro tutti.

Il culmine si raggiunge durante l’apertura dei regali e il quiz natalizio, quando zia Susan rinfaccia a sua sorella Tansy di averle sottratto gli orecchini di perle che le erano stati regalati il Natale precedente e i parenti si schierano chi per l’una e chi per l’altra.

Nel frattempo i più piccoli, abbandonati a loro stessi, mettono fuori uso la lavatrice e smontano il forno.

E il povero Ralph? Come ogni anno viene spedito in punizione in camera sua per colpe che non ha assolutamente commesso!

Così, dopo che tutti sono riparti lasciando la casa nel caos più completo, mamma Tansy decide che non ci sarà più un altro Natale così. L’anno successivo farà come la zia Lucy e lo zio Todd che per le vacanze sono partiti in viaggio verso una meta esotica.

Ma sarà vero?

La recensione di “Più si è, meglio è”

Le atmosfere natalizie sono un tema caro a Anne Fine, trattato ogni volta con un taglio diverso. In “Il piccolo fantasma di Pip Parker” l’autrice racconta di spettri spaventosi e in “Buon Natale, Gatto Killer!” racconta il giorno di festa dal punto di vista di un felino.

“Più si è, meglio è” è un libro divertente e dissacrante che ridicolizza le convenzioni sociali come l’obbligo di frequentare i parenti durante le feste di Natale, fingendo che le distanze dovute a età, vedute, nevrosi e resistenze diverse non esistano.

La scheda editoriale

  • Titolo: “Più si è, meglio è”
  • Autore: Anne Fine
  • Casa editrice: Salani
  • Età di lettura: dai 10 anni
  • Consigli di lettura: A chi piacerebbe festeggiare il Natale in famiglia per una volta senza litigare

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