Jerry Spinelli è uno dei miei scrittori preferiti. Una casa per Jeffrey Magee è il primo libro che ho letto ed è stato amore a prima lettura. Cosa mi è piaciuto in questo libro così tanto da consigliarvelo? La vicenda, che nasce da un equivoco.
Il riassunto di “Una casa per Jeffrey Magee” di Jerry Spinelli
Stato della Pennsylvania, USA, epoca indefinita post secondo conflitto mondiale.
Jeffrey Magee è un bambino sfortunato. A tre anni è già rimasto orfano di entrambi i genitori, precipitati nel fiume Schuykill insieme al treno che li portava al lavoro.
I servizi sociali lo hanno affidato agli zii Dot e Dan, che purtroppo si odiano e, pur risultando sposati, in pratica vivono separati.
Costretto a fare la spola tra l’alloggio di uno e quello dell’altro, Jeffrey ha vissuto i successivi sei anni con una valigia in mano, finché, un giorno, non è scappato di casa.
Da quel giorno ha corso senza sosta per un anno intero, finché non è arrivato a Two Mills. Un posto lontanissimo da dove è partito, penserete. Macché! Two Mills è la cittadina che sorge sull’altra sponda del fiume Schuykill.
Conosce subito Amanda Beale; è un incontro che gli cambierà la vita, ma Jeffrey ancora non lo sa. Nelle settimane successive fa delle cose che agli occhi degli abitanti sembrano strane e originali: si avvicina alla casa di quel pazzo scatenato di Finsterwald, batte le palle veloci di John McNab, intercetta il passaggio di palla di James Down, detto La Mano, si sposta da un posto all’altro correndo a una velocità impressionante.
Ma il motivo la comunità è in subbuglio per un altro motivo: Jeffrey è l’unico bambino bianco a girare indisturbato nel quartiere nero. E’ solo a questo punto del romanzo che ci rendiamo conto dell’equivoco attorno a cui ruota tutta la storia: Jeffrey è l’unico bianco, in un quartiere nero.
Mentre nasce la leggenda di “Mitico” Magee e la famiglia Beale lo accoglie come un figlio, nel quartiere divampa l’odio razziale. Jeffrey decide di andarsene, non per paura ma per non creare dei problemi ad Amanda e ai suoi.
Questa volta si rifugia nel quartiere bianco di Two Mills, ma anche qui le cose non sono facili per chi non ha punti di riferimento e appoggi su cui contare.
Così, Mitico si ritrova a vivere nello zoo, nel recinto dei bisonti, finché non fa amicizia con il vecchio Grayson, insieme al quale cerca, per l’ennesima volta, di costruirsi un nucleo familiare, un nido.
Grayson insegna a Jeffrey tutto ciò che sa del baseball; Jeffrey insegna a Grayson a leggere. In pieno inverno, durante le feste di Natale, le cose si mettono male: Grayson muore e Jeffrey torna alla sua vita randagia. Questa volta, però, è diverso: alla solitudine si sommano un profondo sconforto e la depressione. Questa volta Jeffrey va salvato da se stesso.
Ci sarà una famiglia disposta a dargli l’affetto e la stabilità di cui ogni bambino ha bisogno?
La recensione di “Una casa per Jeffrey Magee” di Jerry Spinelli
La storia che Spinelli ci racconta in Una casa per Jeffrey Magee prende le mosse da un’intuizione: al di là delle differenze di pelle, religione, sesso, età, condizione socio-economica, fede religiosa e opinione politica tutti noi siamo accomunati di a un desiderio, quello di amare ed essere amati gli uni gli altri.
East End e West End, neri e bianchi nascevano con il suono della sveglia. Ma prima dell’alba non esistevano divisioni, barriere. C’erano solo persone, famiglie, una città. La sua città. La città degli uomini. Sapeva che, volendo, avrebbe potuto dormire a casa dei Beale, dei Pickwell o addirittura dei Mc Nab. Ma ogni mattina, per brevi istanti fatati, aveva la sensazione che non ci fosse una sola casa a Two Mills, neppure una, che non l’avrebbe accolto a braccia aperte, offrendogli un letto in cui dormire.
Nella sua parabola di crescita Jeffrey conosce varie forme di separazione: la separazione dall’affetto dei suoi genitori, la separazione degli zii adottivi, la separazione tra bianchi e neri. Tutte difficili da ricomporre e tutte ricomposte da un unico gesto di amore puro. Quello che dovremmo cercare di mettere in campo anche noi, nel nostro piccolo, ogni giorno che entra nella nostra vita un Jeffrey Magee bianco, nero o giallo.
La scheda editoriale
- Titolo: “Una casa per Jeffrey Magee”
- Autore: Jerry Spinelli
- Casa editrice: Mondadori
- Età di lettura: dagli 11 anni
- Consiglio di lettura: A chi vuol leggere una bella storia ad ambientazione storica che ci insegna che, al di là delle differenze, tutti noi abbiamo bisogno di amare ed essere amati.
Una casa per Jeffrey Magee si trova praticamente in ogni biblioteca pubblica. Se volete acquistarlo, cercate su Amazon l’edizione Mondadori nella collana Oscar Junior https://amzn.to/3hQTyXS.
Libri di Jerry Spinelli per bambini e ragazzi
Di Jerry Spinelli ho letto e recensito anche:
In questo libro si parla di amicizia, di razzismo e rapporti familiari diversi ma speciali.
A noi è piaciuto il personaggio di Grayson, un anziano che tramanda le sue conoscenze al giovane Jeffrey e diventa per lui una guida. Ricorda un po’ la figura del vecchio saggio.
Anche la famiglia Beale che accoglie Jeffrey come un suo figlio è proprio speciale. Il libro ci è piaciuto molto perché ci insegna che l’amicizia è forte e supera ogni pregiudizio.
Il personaggio di Gayson spopola!!!! Piace a tutti!
Ciao,siamo il gruppo I LETTORI DELLA 1D e il libro ci è piaciuto molto anche se all’inizio era un po’ triste ma verso la meta’ e la fine e’ cambiato completamente e questo ci e’ piaciuto molto
Adesso non mi distruggete anche Jerry Spinelli senno’ piango 😳😳😳
Pure io sono sgarruppata e ho scritto hano invece di hanno!
siete sgaruppati (così mi ci metto pure io!)
Sono la Paganelli e volevo dire agli Sgarruppati di 1D che si confermano tali, dal momento che hano scritto sciena invece di scena; siete pregati di controllare l’ortografia!
ahahahah… io non volevo infierire e speravo che non te ne accorgessi!!!! ahahahahah
Subito il libro era noioso ma ci è stato un colpo di sciena e si è ravvivato.
Sgarruppati, ma toglietemi una curiosità: c’è un libro che vi è piaciuto dall’inizio alla fine??? 😉
Siamo la squadra degli Anoni Book. Io ho letto Una Casa Per Jeffrey Magge, l’ho letto per primo, e sinceramente mi è dispiaciuto,perchè volevo conservare il meglio per ultimo. Di tutti i libri che ho letto questo è stato quello che ho letto in minor tempo perchè la storia mi ha catturato subito.Mi piacerebbe essere come Magge perchè ogni volta che ho le scarpe annodate vorrei saperle sciogliere in un batti baleno senza avere le dita rosse!
Ahh! Che strano ragazzino che è allergico alla pizza, e snoda i nodi più complicati. Un ragazzino che non ha timore di niente, e che corre veloce come un treno, con le suole consumate…
Ma soprattutto il primo ragazzo che osò andare nella città delle persone nere.
Io dò ragione a Magge,non capisco quale sia la differenza tra le persone bianche e le persone nere; abbiamo tutti gli stessi diritti.
Vero! Soprattutto di questi tempi dobbiamo tutti dire che “abbiamo tutti gli stessi diritti” e dobbiamo imparare ad andare oltre le fifferenze di pelle eta’ sesso religione! Bravi!!
Siamo la 1F di Cibeno il gruppo “anonibook”
Il libro è stato bellissimo, ci è dispiaciuto molto quando Grayson è morto e Jeffrey ne ha risentito.
Secondo noi Jeffrey ha sbagliato a scappare dalla casa della signora Bale perchè là stava bene e aveva tutto ciò che necessitava.
Il colore della pelle non ha importanza sull’ amicizia.
Forse Jeffrey in quel momento pensava di creare dei problemi alla signora Bale e alla sua famiglia. E’ stato un gesto di generosita’ da parte di Jeffrey. Cosa ne pensate?
Siamo il gruppo “anonibook” della classe 1f Cibeno
Il libro, ci è piaciuto soprattutto quando la signora Bale accoglie a casa sua generosamente “Jeffrey” che contraccambia lasciando la casa sempre in ordine.
Molto bello perchè anche secondo noi possono fare amicizia dei ragazzi che vengono da nazioni o luoghi diversi.
Consigliamo questo libro a chi vuole fare nuove amicizie.
Bravo Luca e tutto il gruppo degli Anonibook
Siamo la 1F di Cibeno il gruppo “Librofari”.
Il libro “una casa per Jeffrey Magee” è molto interessante a tratti è allegro e a tratti è triste. Il protagonista Jeffrey affronta situazioni difficili ma non si perde mai d’animo è coraggioso e generoso. Ci insegna che non bisogna giudicare le persone per l’aspetto fisico e che l’amicizia può nascere tra persone diverse.
Consigliamo a tutti di leggere questo libro!!!
Ciao Librofari, ottimo: continuate a consigliare questo bel libro, magari come lettura per l’estate. Perche’ no?
Siamo la 1F di cibeno il gruppo dei ” I GUFI ” il libro ci è piaciuto molto, è stata toccante la parte in cui muore Grayson , abbiamo capito che non conta se siamo di diversa razza e che l’ amicizia e una cosa molto importante e non conta il luogo di provienienza
L’amicizia nasce se siamo disposti a conoscere le altre culture e se capiamo che abbiamo tanto da condividere anche da chi e’ diverso da noi per usanze religione modi di fare… bravi!!
Ciao siamo la 1E di Cibeno. Il libro per noi è molto triste e drammatico soprattutto in alcuni passi, allo stesso tempo però è stato molto bello scoprire la storia di questo ragazzo alla ricerca di una nuova famiglia dove trovare finalmente quell’affetto tanto ricercato. Una scena che ha colpito molto è quando Jeffrey incontra la famiglia di colore e si comporta in modo diverso dagli altri, come se fossero suoi amici e parenti, senza allontanarli e senza discriminarli.
Ciao ciao
Ciao a Monica e a ciao 1E di Cibeno! grazie per il vostro contributo! a presto…
Squadra: I RIBELLI
TITOLO: Una casa per Jeffrey Magee
AUTORE: Jerry Spinelli
CASA EDITRICE: Mondadori
TRADUTTORE: Mario Bellinzona
PUBBLICATO: 01/01/1999
PAGINE:168 titolo numerato
TRAMA:
Racconta della storia di un bambino chiamato Jeffrey Magee, un ragazzino straordinario, era velocissimo. Questo bambino era rimasto orfano quando era molto piccolo, così era andato a vivere dai suoi zii, ma loro non erano il massimo delle persone che si possano desiderare, un giorno Jeffrey decise di andare a vivere da solo. Ma i problemi per lui non finiscono qui…
Era un senzatetto e girava qui e là in cerca di una sistemazione che gli permettesse di vivere una vita come tutti i bambini. Trova una famiglia ma il fatto che lui fosse bianco e i componenti di quella famiglia fossero neri, gli crea dei seri problemi in quanto il povero ragazzo viveva in una società ancora molto influenzata dai pregiudizi razziali. Un giorno Jeffrey decise di andarsene…
Che cosa accadrà a Jeffrey?
Troverà una famiglia in cui vivere?
Per noi questo libro è molto divertente ed incita ad andare avanti con la lettura, si capisce l’importanza di avere una famiglia, di avere amici e anche dei razzismi… per noi questo libri è davvero fantastico!!!
Questo libro è molto ricco di dettagli e spiega che il razzismo è una cosa PURTROPPO diffusa in tutto il mondo, ma che si può superare in molti modi: Jeffrey ne è la prova evidente.
Lui è soprannominato il “mitico” grazie alle sue abilità nel baseball e nella corsa.
Cambiando casa in continuazione ha conosciuto molte persone diverse e strane (compresi gli zii) e con la sua voglia di aiutare gli altri, li ha resi tutti amici.La trama è molto ricca di significato ,tanto che, questo libro ci ha fatto capire che non esiste la distinzione fra colori di pelle. Inoltre il suo coraggio lo porta a affrontare le sfide della vita con forza nonostante la perdita dei genitori in tenera età e quindi nel perdere un grossissimo punto di riferimento. nonostante potesse contare su Amanda che infatti alla fine del racconto lo salva dal vivere nello zoo,per andare ad abitare nella sua casa.
Scuola CIBENO, classe 1C, gruppo MANGIA LIBRI.
La nostra squadra ha avuto opinioni molto diverse in riferimento a questo libro. Per alcuni questo è stato un libro noioso e un po’ triste, perché parla della storia di un bambino che ha perso i genitori. Per altri, invece, è stato un libro molto interessante e con un significato molto bello: superare ogni differenza tra razze diverse e non valutare le persone per il colore della pelle. È , infatti, interessante la storia di Jeffrey, un ragazzo a cui non importa la differenza di colore e ,anche, come l’autore racconta il pensiero del ragazzo che non capisce perché le persone si definiscono “bianche” o “nere”. Anche il rapporto che ha Jeffrey (ragazzino bianco) con Amanda (ragazzina nera) spiega molto bene il significato che noi abbiamo compreso. Jeffrey inoltre ha molte qualità: il coraggio con cui non si fa intimorire dai bulli, la sua velocità nella corsa e nello slegare i nodi; che ne rendono un personaggio curioso e avventuroso. Come abbiamo già detto ad alcuni non è piaciuto, ama a noi è piaciuto, quindi lo consigliamo a tutti!.
gruppo: reading team; classe: 1C; scuola: Cibeno;
Questa storia molte volte ci rispecchia un po’! Dalla trama traspare avventura, coraggio e indipendenza. Jeffrey si ritiene un bambino molto veloce a correre e molto curioso e con questa curiosità a fatto si che si incontrassero persone che si ritenevano completamente diverse (bianchi e neri) le une dalle altre, ma che in realtà erano uguali. Jeffrey era anche in cerca di una famiglia che lo accogliesse così com’era senza distinzioni di razza,come anche noi desidereremmo. E con questa ricerca fece un lungo e intricato viaggio e alla fine trovò la famiglia che lui desiderava da molto tempo.Questo librio ci ha voluto spiegare delle cose: tipo che non devi fare distinzione di colore e quindi che tutte le persone sono uguali; che quando un bambino è triste si può spingere fino a grandi limiti (come appunto Jeffrey); ci ha insegnato che al mondo ci sono persone che ti possono aiutare molto nei momenti difficili( amici, nemici…).In questo libro ci sono state alcune parole di cui non conoscevamo il significato, ma nel complesso la lettura è stata chiara e semplice. Per questo ci è piaciuto molto!!